BELLUNO E’ di queste ore l’annuncio della Ministra per il Sud Mara Carfagna in merito all’avvio di una riforma strutturale delle ZES, ovvero le Zone Economiche Speciali, istituite qualche anno fa con l’obiettivo di favorire la crescita del Sud Italia e lo sviluppo economico e industriale. “E’ una notizia che non ci deve lasciare per nulla indifferenti, ma anzi vedere il Bellunese quale primo attore nella richiesta di revisione dei parametri con cui sono state sinora individuate queste Zone Speciali”, commenta il coordinatore provinciale di Forza Italia Dario Scopel, che incalza: “I criteri sin qui adottati hanno di fatto localizzato queste aree per la stragrande maggioranza nelle regioni del Sud Italia. E’ però giunto il momento di allargare lo sguardo e mettere in campo politiche per una vera perequazione economica che interessi tutte le zone svantaggiate del nostro Paese, a partire proprio dalla Montagna, da decenni autentica cenerentola dei programmi di sviluppo nazionali”. Le imprese operanti nel territorio di una Zona Economica Speciale, va ricordato, possono beneficiare di un importante pacchetto costituito da agevolazioni fiscali – sotto forma di credito di imposta -, incentivi economici e semplificazioni amministrative. “Faccio appello alla ministra Carfagna, anche in qualità di ministra per la Coesione Territoriale (!) affinché si adoperi per una revisione organica dei criteri di ammissione alle ZES che non penalizzino più le aree decentrate come la montagna, nello specifico quella Bellunese che – come noto – non gode nemmeno dei benefici delle Regioni o delle Province a statuto speciale. Sarebbe auspicabile, a questo riguardo, un lavoro “a quattro mani”, con la collega del dicastero degli Affari Regionali Mariastella Gelmini: c’è davvero la possibilità di mettere fine all’ennesimo esempio di sostegni a due velocità e creare uno strumento in grado di produrre autentica giustizia sociale ed economica!”, conclude Scopel. La proposta bellunese gode già di una sponda parlamentare a Roma. “Si tratta di una battaglia di equità che appoggio in pieno e faccio mia”, aggiunge il deputato azzurro Dario Bond, che aggiunge: “Siamo di fronte ad una opportunità che non possiamo lasciarci sfuggire. Mi rivolgo anche agli altri parlamentari bellunesi, ma non solo, perché su questa partita si consolidi un fronte trasversale per portare in maniera forte la richiesta di revisione delle ZES in tutte le sedi opportune. Una volta licenziata la riforma non ci sarà più modo di intervenire: muoviamoci prima che sia troppo tardi!”, conclude Bond.