FELTRE “Spiace constatare che un tema così importante e rilevante anche per la salute pubblica venga strumentalmente utilizzato da qualcuno per delle dichiarazioni fuorvianti e poco informate”. Così il presidente del consiglio comunale di Feltre, Manuel Sacchet, a seguito delle esternazioni di Confindustria Belluno Dolomiti apparse oggi sulla stampa locale in merito alla questione del regolamento comunale in tema di autorizzazioni all’installazione di nuove antenne di telefonia mobile con tecnologia 5G. “Fa specie e mi sorprende che Confindustria si accorga del regolamento soltanto a un anno di distanza dalla sua approvazione unanime in Consiglio”, esordisce Sacchet, che prosegue: “In un dibattito pubblico su tematiche di interesse generale sono legittime opinioni diverse ed eventuali critiche su scelte altrui; quello che non è accettabile è l’ingerenza, con toni a tratti offensivi, dell’operato di un organismo istituzionale rappresentativo dei cittadini. Tanto più che, prosegue il presidente del consiglio comunale, la tematica in questione è estremamente rilevante, e non certo solo a livello locale, ad oggi già più di 600 comuni italiani, nel rispetto del principio di precauzione, hanno assunto ordinanze o regolamenti inerenti la disciplina delle installazioni di antenne. La stessa letteratura scientifica al riguardo è tutt’altro che unanime, visto che si susseguono ricerche e pareri di segno diverso”. “Confindustria Belluno arriva a etichettare le scelte del consiglio comunale come frutto di impreparazione e improntate a “ideologia, approccio anti-scientifico e spesso anti-impresa”: qui, prosegue Sacchet, la critica lascia evidentemente spazio all’offesa gratuita e strumentale. Se fare prudenzialmente delle scelte con il fine della salvaguardia del bene comune, in primis quello rappresentato dalla salute dei cittadini, significa essere “complottisti”, rivendico e difendo con forza il dovere civico dell’assemblea comunale, il ruolo dei consiglieri e il loro operato. Dai rappresentanti di un soggetto così importante per il tessuto economico e sociale del nostro territorio come Confindustria Belluno Dolomiti ci saremmo aspettati un approccio meno arrogante e più rispettoso, della realtà dei fatti, delle istituzioni e delle persone. Ci aspettiamo delle scuse”, conclude il presidente del consiglio comunale di Feltre.
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