DI GIANNI SANTOMASO
AGORDO Ritrovare in assemblea la grande e benemerita famiglia della sezione agordina del Cai è un fatto particolarmente emblematico in questo momento per la nostra comunità. Dice della presenza fondamentale sul territorio di un sodalizio di volontariato che da oltre 150 anni si prende cura del nostro ambiente montano con azioni concrete, vedi l’impegno per il ripristino dei sentieri nel post-Vaia ma non solo, al quale va la nostra riconoscenza». Lo ha affermato il socio e presidente dell’Unione montana agordina, Michele Costa, nel porgere il saluto all’apertura dell’assemblea annuale dei soci del Cai di Agordo, svoltasi venerdì sera in sala don Tamis con un rilevante numero di presenti sia pur limitato dalle norme anti Covid. Saluto e pensiero condiviso dal sindaco di Agordo, Roberto Chissalè. La presidente sezionale, Anna Margo, ha quindi tenuto la relazione sull’attività 2019, già prevista per l’assemblea di marzo, ma rinviata per l’emergenza. È stata, la sua, dopo il ricordo dei soci e degli amici scomparsi lo scorso anno, una dettagliata disamina sul grande lavoro svolto dal consiglio direttivo nei vari settori. «Un impegno», ha detto, «gratificato dalla stima e dalla fiducia dei molti soci che hanno dedicato parte del loro tempo libero al nostro glorioso sodalizio, quarto d’Italia e primo del nord-est, dimostrate anche dal continuo aumento delle adesioni: attualmente già a quota 1305, con 67 unità in più rispetto al 2019». Passate in rassegna le varie manifestazioni sia del calendario invernale che estivo, sono stati i sentieri e i rifugi i temi centrali posti all’attenzione dell’assemblea. «Dopo i grandi danni recati al nostro territorio da Vaia», ha detto la presidente Magro, «è stata ancor più dispendiosa e complessa l’attività di manutenzione dei sentieri, con l’impegno di tanti volontari per buona parte dell’anno, ma con la soddisfazione dei risultati: dei 44 sentieri inagibili, solamente 4 sono ancora impraticabili e altri 5 solo con tratti non praticabili, i restanti sono stati tutti oggetto di bonifica e resi percorribili per la stagione estiva 2019. Il tutto per più di 1.600 ore prestate, tra sudore e fatica in giornate non sempre favorevoli, da 260 fra soci e non soci ai quali va la nostra gratitudine». Altrettanto consistente, come ha relazionato il responsabile delle opere alpine, Giorgio Farenzena, l’impegno riservato ai rifugi gestiti dalla sezione, a cominciare dal Carestiato in Moiazza: modifica del tratto finale dell’acquedotto, chiusura del vano scale, posizionamento porte Rei a chiusura cucina-cantina/magazzino e due interventi di sistemazione della strada silvo-pastorale in Val di Vie dopo erosione da forti temporali per una spera di oltre 6 mila euro. Allo Scarpa-Gurekian sull’Agnér, grazie anche a un contributo di Bim Piave, sono state rifatte tutte le finestre per 19 mila euro. Premiati infine 23 soci 25ennali, cinque con 50 bollini: Gabriele Bernardi, Franco Da Rif, Giordano Marcheselli, Loris Santomaso e Patrizia Serafini, e quattro con 60 anni di adesione: Corrado Cattadori, Celeste Lorenzi, Maria Teresa Sepe ed Elena Tornaghi.
FOTO ANTONELLO CIBIEN Foto (di Antonello Cibien)