BELLUNOParlare di interramento delle linee elettriche significa tornare indietro di 10 anni tra addendum C, progetti A e B, integrazioni spontanee, ministeri contrari, commissioni che si sostituiscono ai progettisti e altro ancora che poi non si è mai rivelato come da aspettative. Per questo Vivaio Dolomiti si muove con i piedi di piombo, senza esultare ma attendendo fatti concreti dal tavolo tecnico provinciale con documenti indiscutibili. “Se son rose fioriranno – recita Vivaio Dolomiti – tutte le migliorie annunciate le dobbiamo al Comune di Limana, che prima con l’amministrazione Favero e ora con De Zanet non ha mai ceduto dimostrando competenza e determinazione. Azione di cui ha beneficiato anche il Comune capoluogo”. Comunque non tutto è ancora limpido, a Ponte nelle Alpi e nella tratta fino a Perarolo, pur tra entusiasmo e orgoglio degli amministratori “E noi – dice VD – siamo orgogliosi di aver contribuito alla risoluzione di alcune problematiche esistenti su Castellavazzo, per le quali Terna ha progettato una variante all’intervento”. A Vivaio Dolomiti viene riconosciuto il merito di aver proseguito per una strada tortuosa, continuando a proporre soluzioni adatte al territorio che sembravano impossibili ma è oggi dimostrato che si possono interrare le reti e che soprattutto sono performanti. “Ci hanno creduto pochi amministratori nel Bellunese – conclude Vivaio Dolomiti – dispiace per Ponte nelle Alpi che rimarrà più devastato da questa razionalizzazione. Limana ha creduto ai propri cittadini e sta per ottenere un risultato storico. Belluno, malgrado l’opposizione del Sindaco, ne è stato costretto. Il nostro grazie ad alcuni esponenti di maggioranza a Palazzo Rosso, di tutte le minoranze di allora e la difficile scelta operata da Claudia Bettiol e Irma Visalli in contrapposizione con il loro stesso partito”.