di ALESSANDRO SAVIO
TAIBON Prendiamo spunto dall’invito della Amministrazione Comunale di Taibon Agordino a dare dei suggerimenti sull’utilizzo dell’edificio “ EX MULINO”, oggetto di progettazione per un intervento di ristrutturazione. Pur condividendo il fatto di recuperare un edificio degradato e vetusto, in linea con la legge di risparmio del consumo del suolo che indica di rinnovare anziché costruire nuove strutture, bisognerebbe però contestualizzare l’opera ai tempi attuali e considerare che recentemente la Comunità di Taibon ha perso cinque importanti attività commerciali. L’Agordino stesso stà attraversando un periodo di forte calo demografico e spopolamento, crescono solamente i supermercati e invece le piccole attività ed i negozi di vicinato sono costretti a chiudere a causa della pressione fiscale e dell’imperante burocrazia. Allora viene spontaneo chiedersi , in questi tempi sarà giusto impegnarsi con un intervento molto costoso per ristrutturare con i soldi pubblici ( qualche centinaio di migliaia di euro) un edificio che non ha alcun pregio storico ed estetico, il mulino già elettrificato negli anni “60 non ha alcuna valenza culturale o tradizionale tale da essere trasformata in sede museale, il Comune non ha certo bisogno di ulteriori sale riunioni vista la presenza della sala ex municipio, e la destinazione a bar non sembra appropriata in quanto in paese le attività commerciali e i bar continuano a chiudere definitivamente le serrande. Alla luce di queste considerazioni prima di pensare al recupero di questo fabbricato con un oneroso impegno economico per realizzare un contenitore che sarà destinato a rimanere vuoto per i soliti problemi di gestione e soggetto anche a dei notevoli costi futuri di manutenzione , forse sarebbe stato meglio analizzare soluzioni alternative. Ad esempio impiegare tali risorse per la riqualificazione della piazza del Municipio con la demolizione della cabina Enel e della vecchia edicola, pensare alla realizzazione di un accesso pedonale a sbalzo sull’argine dalla piazza al pont “ de Togna” , ad una manutenzione straordinaria del ponte in legno che collega il campo sportivo, specialmente con un intervento sui parapetti ; addirittura pensare alla demolizione del fabbricato “EX MULINO” con delocalizzazione della volumetria in area più consona e compatibile realizzando un edificio più semplice e meno costoso da adibire ad esempio ad ambulatorio medico vista la ristrettezza degli attuali locali e per dare più spazio alla farmacia comunale. Al posto del fabbricato dell “EX MULINO” , con notevole miglioramento della viabilità si potrebbe realizzare uno spazio attrezzato verde, da intitolare per doveroso ricordo, ai famigliari del generoso donatore che ha voluto regalare al Comune il fabbricato. La certezza è che la ristrutturazione sarà molto complessa e costosa poiché si tratta di intervenire su un edificio molto degradato per portarlo a dei livelli di sicurezza sismica, accessibile al pubblico, nel rispetto dei vincoli del Piano Regolatore Comunale e della Sovrintendenza ,inoltre la sua destinazione sarà di difficile soluzione, ma soprattutto la sua futura manutenzione graverà pesantemente sulle casse del Comune e di questi tempi sarebbe meglio tagliare le spese ed impiegare i soldi pubblici su interventi più redditizi o per migliorare la qualità della vita della nostra Comunità.