BELLUNO Ancora intimidazioni al sindacato, allo SPI CGIL per il suo coraggio di difendere la verità e i valori dell’uguaglianza. Non è la prima volta che accade anche in provincia di Belluno, quando in occasione di alcune prese di posizione di sostegno agli emarginati o in iniziative che spiegavano i meccanismi dell’emigrazione sono apparse scritte che ci insultavano o sono arrivati proclami fascistoidi nei nostri social. Questa volta le offese e le intimidazioni sono state più decise. Nei momenti preparatori della conferenza “Tra 800 e 900”, un iniziativa dello Spi Cgil di Belluno, sono comparse una serie di icone di partecipanti sconosciuti, che tra lo stupore degli organizzatori hanno pronunciato frasi di minaccia e di pura intimidazione fascista. Quando la segretaria dello Spi CGIL di Belluno, Maria Rita Gentilin e il relatore del convegno Giancarlo Guadagnin, si sono resi conto di quanto stava accadendo, è comparso un simbolo pseudonazista accompagnato da brutali imprecazioni e altre intimidazioni. Il convegno tramite Webinar è stato sospeso per tutelare gli altri partecipanti che si stavano accreditando. “Il tema che si voleva trattare – spiegano Maria Rita Gentilin e Mauro De Carli della CGIL – riguardava “ il rapporto delle comunità ebraiche inseritesi nell’impero austro-ungarico con la cultura tedesca delle comunità ospitanti” dal titolo “Tra 800 e 900” e si stava svolgendo il 18 novembre. Si sarebbe parlato soprattutto di cultura, del grande apporto culturale ebraico, in vari settori, che in quell’epoca storica aveva facilitato l’integrazione di quel popolo nel contesto mitteleuropeo. Un gruppo di facinorosi, che purtroppo ha rovinato l’iniziativa, ha voluto oscurare la libertà di espressione che anche tramite il sindacato si puo’ e si deve manifestare liberamente. Stiamo raccogliendo grandi attestati di solidarietà, da varie associazioni e cittadini, e vorremmo far sapere che tra qualche periodo riproporremo l’iniziativa, come oggi intendiamo denunciare i fatti alle autorità competenti, perchè siano tutelati i diritti democratici della libera espressione”
MAURO DE CARLI, CGIL BELLUNO