BORGOVALBELLUNA Ventuno persone al pronto soccorso dell’ospedale di Feltre, due in condizioni più gravi in seguito a svenimento, tutte intossicate dal micidiale e spesso mortale monossido di carbonio. E’ quanto accaduto nella notte in via Pagogna a Mel nello stabile utilizzato dalla società sportiva “Laghet” dove era in corso una festa privata. I Carabinieri di Trichiana sono stati chiamati dal 118 in seguito allo svenimento di due persone subito soccorse e trasportate all’ospedale dove poi sono arrivati tutti gli altri, 21 tra uomini e donne visitati e dimessi dall’ospedale. Sul posto anche i vigili del fuoco di Feltre
21 intossicati da monossido Arrivati al Pronto Soccorso di Feltre nella notte sono stati tutti dimessi in giornata
FELTRE Notte impegnativa per il Pronto Soccorso di Feltre. Nella notte tra il 26 e il 27 ottobre, intorno alle 23, sono state prese in carico dal Pronto Soccorso di Feltre 21 persone intossicate da monossido di carbonio. Attualmente, sono stati curati e dimessi 17 pazienti mentre 4 sono ancora in Osservazione Breve Intensiva per gli ultimi accertamenti e saranno dimessi in giornata. Di questi, 2 sono stati portati nella notte a Mestre per un trattamento in camera iperbarica e sono rientrati in Pronto Soccorso a Feltre in mattinata.
Per far fronte a questa urgenza e ad altre importanti emergenze in corso nella notte, sono stati richiamati in servizio gli infermieri e l’autista reperibili e si è potuto contare sul servizio di tre medici grazie alla disponibilità del personale, primario compreso. La situazione è tornata alla normalità alle 5 di questa mattina.
«L’accesso al Pronto Soccorso di Feltre del gruppo di persone intossicate dal monossido di stanotte si è aggiunto a codici rossi già in trattamento, con un notevolmente impegno per il personale del Pronto Soccorso e dei reparti coinvolti dell’ospedale di Feltre, coordinati e diretti dal primario del PS Edoardo Rossi. Ancora una volta è stata gestita con efficacia una situazione complessa e impegnativa», commenta il Direttore Generale dell’Ulss Dolomiti Adriano Rasi Caldogno, «ringrazio i nostri professionisti».