BELLUNO Il monossido di carbonio (CO) è un gas inodore, incolore e insapore, assorbito dall’uomo per via respiratoria, che viene prodotto a causa di una combustione incompleta, in carenza di ossigeno. L’avvelenamento da monossido di carbonio è la causa di morte più diffusa tra gli avvelenamenti. Una volta respirato, il monossido si lega all’emoglobina, impedendo il normale afflusso di ossigeno agli organi e ai tessuti. Il primo organo che ne risente è il cervello. I primi sintomi che compaiono sono cefalea, nausea, vertigini. Quando l’intossicazione è più grave si arriva alla perdita di coscienza e successivamente al decesso. In caso di intossicazione acuta da CO, è necessaria la rapida somministrazione di ossigeno, eventualmente attraverso la camera iperbarica. Ecco il decalogo dello SPISAL dell’ULSS Dolomiti per evitare la formazione di monossido di carboni: Far installare l’apparecchio di nuovo acquisto da personale tecnico abilitato; Controllare regolarmente gli impianti di combustione, in particolare l’ integrità delle parti di espulsione dei fumi; Controllare l’efficienza del tiraggio; Sottoporre a regolare manutenzione l’impianto, secondo le indicazioni del costruttore, ma consigliabile almeno una volta all’anno; Controllare che il tubo di espulsione fumi non sia ostruito da materiale estraneo, e che sia stato regolarmente pulito; Controllare la tipologia di combustibile: nel caso di utilizzo di legna, questa deve essere secca e non contaminata da vernici, olii o altri componenti estranei; Non fare uso di bracieri per il riscaldamento di ambienti chiusi; Non installare apparecchi di combustione nel bagno e nelle stanze da letto; Controllare che il locale abbia aperture in grado di garantire un apporto di aria dall’esterno, ricavando le apposite prese di ventilazione; Dotare il locale di rilevatore di monossido di carbonio che avverte, con allarme sonoro, del superamento di soglie pericolose per la salute; trattasi di dispositivi facilmente reperibili sul mercato a costi contenuti.