PADOVA L’ultimo mese dell’inverno meteorologico 2020/2021 appena concluso si è dimostrato, al contrario dei due mesi precedenti, generalmente più siccitoso (in media -35% rispetto alla norma) e caldo (in media +2°C). La caratteristica meteorologica saliente di febbraio è stata però il suo andamento fortemente contrastato, con una prima parte piuttosto calda e a tratti umida, in cui si sono concentrate la maggior parte delle precipitazioni mensili, una parte centrale contrassegnata da un improvviso e marcato calo termico associato a giornate stabili e soleggiate di stampo invernale, un’ultima parte con il ritorno di masse d’aria anormalmente miti, che hanno favorito una nuova risalita delle temperature su valori tipici di primavera inoltrata. Le precipitazioni si sono in prevalenza concentrate in dicembre e gennaio, con apporti record soprattutto in montagna nel primo mese (fino a 5-7 volte la media nel Bellunese) e quantitativi tra i più elevati degli ultimi 30 anni nel secondo. Gli eventi più importanti si sono registrati in occasione di alcune fasi molto perturbate che hanno interessato la regione in particolare: – nella prima decade di dicembre, con un evento alluvionale tra il 2 e il 6, – a fine dicembre con copiose nevicate fino ai fondovalle prealpini il 28-29 dicembre, – a inizio gennaio con ulteriori nevicate fino a quote basse il giorno 2 – verso fine gennaio, tra il 21 e il 23, con precipitazioni ancora molto abbondanti in montagna.
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