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Continuano le ispezioni della Guardia di Finanza e dell’Agcom negli uffici postali di Belluno per indagare sui ritardi e le mancate consegne della corrispondenza. Dopo l’intervento a Santo Stefano, ieri è toccato allo sportello centrale di piazza Castello. L’operazione è nata dalle numerose denunce di sindacati e amministrazioni locali. Gli ispettori hanno analizzato documenti e ascoltato il personale, in un clima già teso a causa della carenza di dirigenti. Secondo Adriano Musolino della Slc Cgil, i controlli stanno portando alla luce criticità strutturali, tra cui le giacenze di lettere e problemi legati alla toponomastica, come evidenziato dal sindaco di Alpago. I disagi colpiscono sia i lavoratori postali che l’utenza, con lettere consegnate in forte ritardo o mai recapitate. Il sindacato denuncia il modello organizzativo di Poste Italiane e auspica che queste ispezioni spingano l’azienda a migliorare il servizio e le condizioni di lavoro del personale.
ARCHIVIO RADIOPIU 12 MARZO 2025
ISPEZIONE ALLE POSTE DI SANTO STEFANO: RITARDI NEL RECAPITO E NUOVI TAGLI IN ARRIVO
SANTO STEFANO DI CADORE
Guardia di finanza e Agcom hanno svolto un’ispezione ieri mattina all’ufficio recapito delle Poste di Santo Stefano, dopo numerose denunce sui ritardi nelle consegne di corrispondenza nel Comelico. A darne notizia è Adriano Musolino, referente regionale della Slc Cgil, che ha sottolineato come il disservizio sia stato segnalato da sindaci e dalla Regola di Padova. Il problema riguarda non solo il Comelico, ma tutta la provincia di Belluno, dovuto anche alla decisione dell’azienda di gestire le consegne dei pacchi Amazon, rallentando così quelle delle lettere. Musolino ha anche rilevato che le domande delle Fiamme gialle e dell’Agcom erano incentrate sul prioritizzare i pacchi Amazon rispetto alla corrispondenza.
Il sindacalista ha poi avvertito che dal primo trimestre 2026 sono previsti tagli a 16 zone di recapito, aggravando ulteriormente la situazione. A Lozzo sono stati installati container per migliorare le condizioni di lavoro, ma l’attenzione si sposterà ora sull’ufficio di Agordo. Musolino conclude ribadendo l’importanza di unire le forze per ottenere servizi di qualità anche nelle zone montane.
Adriano Musolino: “Dal prossimo anno, grazie all’accordo siglato tra CISL, FAILP, UGL e confsal e l’azienda la provincia di Belluno perderà altre 16 zone tra recapito e business aggravando maggiormente il carico sui postini già messi a dura prova ed aumentando il disservizio maggiormente. Disservizio che continuiamo a pagare noi dalle nostre tasche con soldi pubblici. È ora che comuni e cittadini facciano rete anche con noi per agire insieme nell’interesse collettivo e per tutelare la spesa pubblica ed un servizio che stanno facendo morire”.