BORGO VALBELLUNA Rattristati e arrabbiati, perché non è ammissibile il “gioco” in atto sulla pelle dei lavoratori, di quasi 400 famiglie che vivono nel bellunese, la provincia soggetta a rapido spopolamento. Rattristati e imbufaliti lo sono Tibaldi della Fiom e Spera della Cgil con riferimento al Progetto Industriale Italcomp, presentato a fine del 2020, nelle due Prefetture di Belluno e Torino, illustrato e condiviso dalle parti sociali e dall’allora Sottosegretaria Alessandra Todde, oggi Viceministro. Un progetto sostenuto e apprezzato anche dall’allora Ministro dello Sviluppo economico Patuanelli. Il Mise è stato attore nella definizione del piano, poi ratificato in sede ministeriale come soluzione per risolvere la crisi produttiva ed economica di due aziende, Acc di Belluno ed Ex Embraco di Torino, aziende che occupano 700 lavoratori e che ancora oggi, a
distanza di molti mesi, attendono l’avvio del progetto Italcomp che può aspirare a trasformare queste aziende in un polo europeo nella costruzione dei compressori. “Le dichiarazioni del Ministro Giorgetti – concertano Tibaldi e Spera – ancora una volta liquidano a mezzo stampa un progetto ufficialmente presentato dal Governo nonostante le ripetute richieste di convocazione avanzate dalle Organizzazioni sindacali. Se il Governo ha cambiato idea chiediamo di discuterne al tavolo ministeriale e non tramite i comunicati stampa, sul futuro dei lavoratori non si gioca a nascondino”