BELLUNO A seguito delle notizie pubblicate stamane nella edizione bellunese del Gazzettino la Ulss1 ha espresso la sua ricostruzione dei fatti con alcune considerazioni sulla scorta di quanto riportato.
- In ulss Dolomiti durante tutto il periodo natalizio è sempre stato attivo con accesso libero almeno un punto tamponi anche nelle giornate festive oltre alla piena e completa attività di tutti servizi di primo intervento h 24 territoriali e ospedalieri. Risulta che la signora Turrin abbia contattato il proprio medico di medicina generale che, pur in giornata prefestiva, ha risposto e dato le informazioni necessarie. La signora aveva riferito il contatto col marito positivo e aveva dichiarato di essere asintomatica. Il medico di medicina generale aveva concordato di essere ricontattata per aggiornamenti e per il monitoraggio. Non sono seguiti ulteriori contatti col medico di famiglia né notizie di peggioramento clinico. Il 118 è stato contattato il 5 gennaio e ha potuto solo constatare il decesso della signora Turrin. Lo stesso 118 ha attivato gli USCA che come di prassi, si sono recati al domicilio per la valutazione clinica dei contatti familiari segnalati e sintomatici.
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ILENIA TURRIN, MALORE IMPROVVISO TRA LE MURA DI CASA MUORE A 39 ANNI
FELTRE A Pren è morta a 39 anni Ilenia Turrin, colpita da un improvviso arresto cardiaco. La tragedi mercoledì: la giovane casalinga, sposata con Omar Zanella, è stata colpita all’improvviso dal malore in casa e nemmeno i sanitari del 118 hanno potuto fare nulla. Oggi alle 14,30 l’ultimo nella chiesa parrocchiale di Pren.
I GENITORI “Vogliamo che ora sia fatta chiarezza, che non si ripeta quanto stiamo passando noi”
DAL GAZZETTINO DI OGGI: LA GIOVANE NON ERA VACCINATA
Ilenia Turrin, 39 anni, è morta nella sua casa di Feltre, giovedì sera, senza che nessuno la sottoponesse mai nemmeno ad un tampone di verifica covid, nonostante fosse contatto di un positivo “«Il 27 dicembre – raccontano mamma Maria Rosa e papà Graziano Turrin al Gazzettino- nostro genero era risultato positivo con un tampone fatto per il lavoro. Poco dopo anche mia figlia ha iniziato ad accusare tosse, febbre alta. Dopo aver ricevuto i due numeri telefonici a cui rivolgersi hanno iniziato a chiamare. Con molta fatica sono riusciti a parlare con qualcuno: gli hanno risposto e gli hanno detto di chiamare l’altro numero e così hanno fatto»
L’ARTICOLO COMPLETO SUL GAZZETTINO
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