di RENATO BONA
Siamo giunti praticamente alla conclusione della “rilettura” dell’ottimo libro “Un secolo in corriera nella provincia di Belluno” che la coppia Renato Fiabane-Lionello Fiori ha realizzato nel luglio 2000 (stampa della bellunese tipografia Piave) ad iniziativa di DolomitiBus con il contributo di Provincia di Belluno, Comuni di Belluno e Sedico, Comitato festeggiamenti Bribano, Circolo bellunese “Berto Gidoni” Auto-moto d’epoca. Preziosa, fra le altre tutte qualificate, la collaborazione di Gianni De Vecchi. In questa occasione (la prossima ed ultima sarà opportunamente riservata a “DolomitiBus spa, una moderna azienda al servizio dei cittadini”) ci soffermiamo sul capitolo: “La società A.S.A. al servizio della Birreria Pedavena” e, a seguire, sintetizziamo quanto proposto ai due autori da protagonisti e testimoni di un secolo in corriera. I due autori, traendo notizie dal libro “Fabbrica Birra Pedavena, 1897-1997, Cent’anni di storia” ricordano che: “La storia di questa ditta iniziò verso il 1927-’28, quando i Luciani di Pedavena acquistarono una piccola corriera Fiat 610 esclusivamente per il trasporto di impiegati e dirigenti della locale birreria. Nel 1939 l’A.S.A. (Autoservizi società anonima) trasformò il servizio rendendolo pubblico”. Per tale scopo – aggiungono – acquistò una nuova corriera, Bianchi Mediolanum, quotidianamente impiegata nella linea Feltre-Pedavena, mentre utilizzò l’altra di più piccole dimensioni per coprire eventuali emergenze e per servire la linea Feltre-Croce d’Aune due giorni alla settimana. Ancora: “L’orario delle corse Feltre-Pedavena era legato agli orari dei treni; la prima corsa partiva da Pedavena alle 4,30 di mattina, l’ultima dalla stazione di Feltre alle 21. Queste due corse servivano esclusivamente alla fabbrica, perché utilizzate per trasportare impiegati e dirigenti della birreria, che dovevano prendere il primo e l’ultimo treno”. Il racconto conferma che nel 1952 corriere e personale furono assorbiti dalla ditta Buzzatti che istituì anche una corsa per Pren e Lamen due volte alla settimana. E passiamo ora a due protagonisti e testimoni di questa porzione di mondo del pubblico trasporto. Palmiro Bellencin, autista di Pedavena, ricorda fra l’altro che: “Un tempo esisteva la linea Caprile-Padova e, vista la presenza di numerosi utenti, la ditta Buzzatti mise in servizio sulla tratta una corriera con rimorchio Fiat 635 da 80-90 posti a sedere più quelli in piedi, condotta da un autista coadiuvato da due bigliettai. I bagagli erano collocati sui portapacchi superiori legati con le corde… La posta veniva ritirata all’ufficio postale di Feltre e, tramite autobus, era recapitata a Pedavena. Prima della Buzzatti sulla Feltre-Pedavena ci fu la Asa dei signori Luciani proprietari anche della Birreria Pedavena”. Ancora: “Nel 1958-59 a Pedavena affluivano molti turisti per sciare sul Col Melòn (perché dalla Birreria partiva una seggiovia) mentre altrettanti si fermavano a visitare lo zoo o per degustare la famosa birra”. Giuseppe Trevisson, bigliettaio di Paderno: “Iniziai con la Buzzatti di Bribano nel giugno 1957, prendendo servizio sulla Pedavena-Feltre-Sedico-Belluno. La prima corsa partiva da Pedavena alle 6,45 e da Feltre verso Belluno la corriera era sempre piena: 70-80’ persone perché a quel tempo non c’erano tante automobili; vi salivano operai e studenti e si arrivava in stazione a Belluno alle 7,40 per ripartire per Feltre alle 8,10… l’ultima corsa che facevo partiva da Belluno alle 18,10 e arrivava a Pedavena alle 18,55; a volte mi veniva assegnata anche la Pedavena-Belluno-Agordo-Caprile-Digonera-Pieve di Livinallongo-Falzarego-Cortina e ritorno; partenza sempre alle 7: a Pieve di Livinallongo si caricavano due sacchi di pane per la colonia del Sass de Stria sul Falzarego…”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro di Renato Fiabane e Lionello Fiori): la copertina del pregevole volume; autovettura della ditta Luciani, proprietaria della Birreria Pedavena, in servizio sulla linea Feltre-Pedavena; anno 1949: l’autocorriera Fiat 682 Barbi della Buzzatti sosta sul Passo Falzarego con in primo piano il bigliettaio Ferdinando Caviola, un giovane turista tedesco e l’autista Palmiro Bellencin; anno 1960; alla stazione di Belluno sosta l’autocorriera Fiat 306, carrozzata Sicca, della Buzzatti; anno 1947: autocorriere Fiat 626 carrozzate a Bribano dalla Buzzatti, in gita con i dipendenti della Birreria Pedavena.