Donato al Comune di Feltre un contributo di 10 mila euro che sarà destinato all’acquisto di un clavicembalo per il Teatro de la Sena
FELTRE Incontrare gli operatori economici, le categorie imprenditoriali e le associazioni di volontariato del territorio per un bilancio del percorso compiuto a Feltre e nel Bellunese, ma anche per guardare avanti, alle sfide che verranno in vista della tanto attesa ripartenza dopo l’emergenza sanitaria di questi anni. La Cassa Rurale Dolomiti ha deciso di festeggiare così i 30 anni di attività della propria filiale di Feltre, venerdì pomeriggio presso il Museo Diocesano di Arte Sacra. Il direttore generale, Ruggero Lucin, ha tracciato dapprima un quadro della presenza dell’Istituto nel Bellunese, che pesa per circa un terzo nell’operatività complessiva della Banca; la quota di mercato a Feltre, attualmente in ulteriore crescita, è invece pari al 10%. La parola è quindi passata ai numerosi ospiti, che nei loro interventi hanno evidenziato alcuni tratti del percorso condiviso in questi 30 anni con l’Istituto, ma anche espresso proposte e suggerimenti per il ruolo dello stesso a supporto del tessuto economico locale. L’attività della Cassa Rurale Dolomiti, sorta nel 2017 dalla fusione della Cassa Rurale delle valli del Primiero e Vanoi con la Cassa Rurale val di Fassa e Agordino, è da sempre caratterizzata anche da una attenzione particolare alle realtà associative e alle istituzionali locali. Proprio in quest’ottica si inserisce l’intervento deciso dalla banca in occasione del proprio trentennale di attività a Feltre. Per il tramite del presidente Carlo Vadagnini, l’istituto ha donato al Comune – presenti il sindaco Paolo Perenzin e l’assessore alla Cultura Alessandro Del Bianco – un contributo di 10 mila euro che sarà utilizzato per dotare il Teatro de la Sena, il cui restauro si avvicina alle battute finali, di un clavicembalo, copia di strumento italiano del 16esimo secolo.
IL PRESIDENTE DELLA CASSA RURALE DOLOMITI ANTONIO VADAGNINI
IL SINDACO DI FELTRE PAOLO PERENZIN