VENEZIA Dalla Sala Stampa della Protezione Civile a Marghera il punto sull’emergenza Covid-19.
I NUMERI TOTALE TAMPONI MOLECOLARI 3.258.961 TEST RAPIDI 1.792.473 (totale oltre 5milioni) TOTALE POSITIVI 246.089 (+ 2655 nelle ultime 24 ore) POSITIVI ATTUALI 90.365, RICOVERI 3395 (+1), IN AREA NON CRITICA 2998 (-9) IN TERAPIA INTENSIVA 397 (+10) DIMESSI 10.519 DECESSI 6298 (+191)
VENETO DAL GIALLO ALL’ARANCIO DOPO LE FESTE? Vedremo quale sarà l’esito di questo periodo, verrà applicato il regolamento, lo stesso che ci ha lasciati in zona gialla tutto questo tempo, e il risultato noi lo accetteremo. Lo ha detto Luciano Flor direttore della sanità in Veneto.
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INTRODUZIONE DELL’ASSESSORE ALLA SANITA’ MANUELA LANZARIN. E’ stato approvato il protocollo con le Farmacie, ci sarà un’adesione molto alta. Prevede che le persone possono andare nelle Farmacie per effettuare il test rapido antigenico, senza prescrizione medica. Concordato un prezzo finale di 26 euro, le farmacie devono procurarsi oltre al personale, test e DPI che dovranno poi smaltire. Le Farmacie sono punti di riferimento importanti. L’andamento della curva Covid è stabile, siamo in attesa da parte del ministero della nuova circolare che chiarisce alcune questioni tecniche sulle interpretazioni e le classificazioni. Slittano di un giorno le vaccinazioni per un problema di arrivo causa maltempo.
Luciano Flor, direttore Generale della Sanità della Regione Veneto
Il dato di mortalità dell’alta Italia è più alto del Sud Italia, ma allineato con le altre regioni dell’alta Italia. Crisanti parla in televisione “una zona gialla perché i test rapidi poco sensibili”. La Regione Veneto non nasconde i numeri – ribatte Flor- chi parla, parla basandosi non so su che cosa: credo che Crisanti dovrebbe mettere nero su bianco la sua interpretazione sui dati e renderla nota alla Regione. Cioè documentare le dichiarazioni.
Il numero vero 2678 ricoverati, 320 sono si ricoverati ma sono negativizzati. Stessa cosa per la terapie intensive dei 397 in rianimazione, 366 sono positivi al virus, Da una settimana i ricoveri sono stabili, stiamo tenendo una posizione di cauta attesa, pronti ad aumentare se servissero i posti letto in area non critica e in terapia intensiva. Ci stiamo sforzando di tenere aperte altre aree di cura, lo sforzo è grande. 191 DECESSI, COSA STA SUCCEDENDO? Il dato di mortalità dipende anche dai precedenti giorni. Il numero da solo non da inidicazioni precise, in un giorno non è un indicatore, a preso in esame un periodo in rapporto alla popolazione, il dato di mortalità regionale è allineato con la media nazionale, una mortalità per covid in Veneto superiore all’Italia Centrale e Meridionale. E’ una situazione “allineata” non siamo messi male con la mortalità. COSA DICE IL MINISTERO SULLA MORTALITA’?
POSTI LETTO GONFIATI? MANCA IL PERSONALE? SONO SOLO SULLA CARTA? La Regione Veneto ha inviato un piano da 1011 posti letto al Ministero chiarendo la situazione. Ci sono le opinioni e i dati. Chi vuole venire lo accompagno per far vedere che in Veneto abbiamo piu’ di 1000 letti di terapia intensiva e relativa strumentazione per più di 1000 pazienti, non in tabella ma dentro gli ospedali. Ne stiamo utilizzando 700, non sono considerati i posti di sub intensiva anche se sono dotati di respiratore, schermo di monitoraggio, pompa siringa, quindi classificati in sub intensiva forma di assistenza molto elevate. Se dovessimo attivare le 1000 terapie intensive significano 6000 malati covid. Oggi ne abbiamo 688 ricoverati in rianimazione e abbiamo già qualche centinaio in semiintensiva dove c’è tutta la dotazione dell’assistenza tipica della rianimazione. Non sono assistiti sulle 24 ore da personale anestesista. Una quota di posti letto è ricavata da trasformazioni di sale operatorie (110). Abbiamo un piano un piano che ci obbliga a riconvertire personale impiegato in altre attività se si verificasse questa ipotesi ovvero il raddoppio il numero dei malati attuali. TAMPONI IN REGIONE Siamo abituati a vedere in televisione gli esperti che dicono tutto e il contrario di tutto. La Regione ha sempre reso pubblici i numeri, tamponi compresi (20mila al giorno refertati in 24-36 ore). Molti di questi tamponi molecolari vengono sprecati per convalidare i tamponi rapidi, ma lo prevede la legge non certo la Regione. Nessuno ha come il Veneto i risultati su 20mila tamponi quotidiani. VACCINI ANTI COVID Attendiamo 38mila vaccini a settimana per altrettante persone. Poca cosa, ma per fine gennaio vaccineremo tutto il personale sanitario, gli ospiti e gli operatori delle Rsa, poi da metà gennaio partirà il richiamo per chi è stato vaccinato in questi giorni. Per fine gennaio avremo circa 180mila dosi. Dei 3mila positivi al giorno, la maggioranza è confermata dai tamponi rapidi: vogliamo avere pochi positivi? Non facciamo i tamponi rapidi. L’alternativa? Fare i tamponi molecolari e aspettare i referti 4-5 giorni? Smettere di fare i tamponi rapidi?. CI SONO ANCORA LE CONDIZIONI PER UN VENETO GIALLO? La classificazione delle Regioni è basata sugli indicatori, secondo me il più valido è quello dei malati anche perché documentato. Vedremo all’Epifania come saremo messi, sarà applicato il regolamento e accetteremo la classificazione che ci viene imposta.
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