VENEZIA Conferenza stampa del Presidente del Veneto Luca Zaia dalla sede della Protezione Civile a Marghera
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
Venti nuove vittime nella notte. Le vittime totali raggiungono quota 362. Sono 88.864 i tamponi fatti.
I NUMERI DI OGGI 88 864 tamponi, 20000 persone in isolamento, 7930 positivi che spesso non sviluppa malattie, 1903 ricoverati alla faccia dei complottisti che dicevano che il problema non esisteva, 344 in terapia intensiva in crescita 655 sono i dimessi iniziano ad aumentare 362 i morti questa notte sono nati 95 bambini (84 ieri e 94 il giorno prima) i veneti si difendono bene.
TERAPIA INTENSIVA Due grandi ospedali sono dedicati al Coronavirus, cresce anche il dato della terapia intensiva. Ringrazio i dipendenti, tutti quanti. I nati oggi sono 95. Sono 88.864 i tamponi fatti ad oggi in Veneto.
TAMPONI La nostra capacità ad oggi è di 10.000 al giorno e puntiamo a 20.000 se troviamo i reagenti. Abbiamo comprato macchinari nuovi e attrezzature per fare test rapidi da 800 al giorno. Stanno arrivando 732.000 test rapii, non sostituisce il tampone ma danno la positività al quinto giorno.
RESTRIZIONI Chiedero’ al Governo di riproporle anche per la prossima settimana per tutelare i veneti, Siamo in ritardo di almeno 4 giorni sul modello matematico, quindi vuol dire che sta funzionando la restrizione. State lontano da tutti immaginate che chi vi avvicina possa mandarvi in terapia intensiva con tanto di tubo in gola. Agli anziani consiglio di chiudersi in casa a arieggiare i locali. Quando vi arriva la spesa attenzione che il virus può essere sui contenitori, usate guanti di lattice e lavatevi le mani. Tra martedi e mercoledi vi dirò cosa ha comportato il fine settimana.
SITUAZIONE Oggi l’emergenza sono le case di riposo. Siamo ancora tranquilli sul fronte delle terapie intensive.
DOMANDE
A PADOVA NON C’E’ CONTROLLO Allertiamo sempre le forze di polizia locale, faccio appello ai Prefetti di essere ferrei, adesso si fanno le sanzioni (da 400 a 3000 euro) non è più penale. Ieri sera un sindaco mi ha detto che ha cittadini positivi che deve controllare perché escono di casa, sono irresponsabili, si ammazzano le persone. Qui manca la civiltà. Ognuno di noi ha un familiare che si è ammalato o conosce qualcuno che si è ammalato.
CASE DI RIPOSO Stiamo cercando di capire come possiamo intervenire su strutture che non sono pubbliche ma dei Comuni o Private, seguiremo anche quel fronte. Le case di riposo non sono ospedali hanno una gestione a se’, non per scaricare responsabilità ma è difficile governarle senza potere di Governo. C’è un presidio sanitario, un consiglio di amministrazione e determinate scelte aziendali. Siamo a fianco di loro in un momento non facile.
SOMMINISTRAZIONE FARMACI DOMICILIARI QUANTI? E’ una forma di ospedalizzazione leggera per persone in grado di gestirsi. Stiamo facendo un protocollo applicativo pronto tra stasera e domani anche per definire il modello tipo del paziente da trattare.
DIMESSI QUANDO SUPERANO I RICOVERI SARA’ LA SVOLTA Ma non ci siamo la prossima settimana sarà una delle peggiori. Il modello ci dice che sarà determinante, che darà la direzione stare a casa ci aiuterà a capire. Cerchero’ di rinnovare l’ordinanza in scadenza al 3 aprile. La prossima settimana avremo le “tubolenze in volo” rispetto al nostro percorso nel contrasto al Coronavirus, sappiamo che atterreremo, che faremo arrivare questo volo a destinazione, ma vi dico che la prossima settimana sarà una delle peggiori». Cosa dice il modello matematico: «Il modello ci dice che per noi sarà la settimana determinante, ci darà la direzione del contagio e dell’andamento del virus».
ECONOMIA STIMOLI C’è un decreto da rispettare, è una tragedia economica con un’Europa che ha un comportamento scandaloso nei nostri confronti
PROBLEMA GARDEN E ASSEBRAMENTI Chi ha scritto questa norma è stato preso dalla volontà di dare un minimo di parvenza di normalità ma qui non c’è nulla di normale si rischia di farsi male. Non andare ora a prendere le primule da giardino
FABIO FRANCESCHI GRAFICA VENETA DA ALTRE 2 MILIONI DI MASCHERINE Ci sono persone che lavorano 18 ore a giorno e vogliamo dare supporto al territorio — ha detto Franceschi – . Il nostro non è un pezzo di carta igienica e ci ha fatto male sentire dire questo anche se la percentuale di critiche è molto bassa. Stiamo migliorando giorno per giorno e siamo in attesa della certificazione. La donazione di due milioni di mascherine qualche risultato ha cominciato a darlo, rinnoviamo oggi un’ulteriore fornitura di due milioni di mascherine, sono una barriera al 98%, non sono un pezzo di carta, dispiace sentirlo affermare. Ci siamo finché il territorio ne ha bisogno poi torneremo a fare il nostro lavoro che amiamo. A chi mi accusa di operazioni di marketing rispondo che abbiamo avuto perdite notevoli, la visibilità sul territorio non ci interessa. E’ un’operazione fatta per il Presidente e il territorio. Quando ho visto la situazione come fai a non stare assieme al tuo territorio. Mi sono commosso per gli striscioni “grazie Fabio” o “grazie Luca”. Superata questa emergenza non proseguiremo a stampare mascherine, ci siamo se ce ne sarà bisogno ma non è un nostro obiettivo. Il nostro editore in America oggi ce le chiede. Oggi produciamo solo se abbiamo l’esigenza un impianto della nostra portata da 90 metri per fare le mascherine gira al 30 per cento ed economicamente è fuori mercato, non abbiamo la tecnologia per questo. Le produciamo ora anche per gli Stati Uniti ce ne hanno chieste 500 milioni….ne produrremo qualche milione non è il nostro lavoro. Abbiamo degli accordi con i nostri editori americani.
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