di Tiziano De Col
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Dalle nostre attuali risultanze d’archivio, il Ponte Murale di Lantrago, inizia a comparire, nel suo iter burocratico, nel 1854. Il paese di La Valle è , nel 1854, sotto la dominazione Austro-Ungarica, nel Regno del Lombardo Veneto. Nel 1807, sotto il dominio Napoleonico, con la costituzione del Dipartimento della Piave (ora Provincia di Belluno che prima non esisteva essendo frazionata in diverse parti) La Valle era stato unito ad Agordo ed era diventato un sua frazione per poi tornare “indipendente” nel 1819 dopo che l’Austria-Ungheria, a seguito del Trattato di Vienna (1815), era tornata a dominare sul Lombardo Veneto. Sotto il dominio Austro-Ungarico Agordo era un Distretto composto da diversi Comuni e La Valle (chiamata anche dagli Austriaci San Michele di Valle) dal 1819 ebbe il rango di Comune retto però non da Consiglio Comunale, Giunta, Sindaco, come ai nostri giorni , ma retto bensì da una Deputazione Comunale composta da due Deputati e da un Agente Comunale il quale era eletto dai Deputati ma era diretta espressione dell’Impero Austro-Ungarico. Il 24 Aprile 1854, la Imperial Regia Direzione Provinciale delle Pubbliche Costruzioni, sollecitata dalla deputazione Comunale di La Valle il 31 marzo precedente, scrisse alla Delegazione Provinciale di Belluno (la quale guidava la Provincia) in ordine alla necessità di costruire un nuovo “Ponte in Opera Murale” sul torrente Missiaga in luogo del vecchio “Ponte diroccato in legname” che era malandato e stava per crollare. La spesa preventivata fu di Lire Austriache 1718,96. Le spalle laterali del vecchio ponte in legname vengono descritte così precarie che le loro fondazioni “non raggiungono neppure il maggior fondo dell’alveo ed in caso di una piccola escavazione del predetto torrente verrebbe minacciata la stabilità del manufatto”. Ed è tanto più presumibile tale escavazione in quanto che l’opera in progetto sarà dotata di uno zatterone trasversale all’alveo, fatto di legname e sassi di notevoli dimensioni in modo da impedire al torrente l’escavazione in alveo che comporterebbe lo scalzamento delle sponde del nuovo ponte. Un altro progetto non sostitutivo , ma temporaneo, al Ponte Murale in Pietra, era quello di sistemare comunque il vecchio ponte in legno , molto malandato, con la costruzione di una nuova opera murale sulla testata sinistra del vecchio ponte in quanto su quella destra esso risultava appoggiato su un solido macigno. Sulla Planimetria e Corografia del 1854, allegata alla lettera, sono rappresentate, su due scale diverse, le situazioni del tempo, con il vecchio ponte in legname a monte del costruendo Ponte Murale e con rappresentata la roggia che conduceva l’acqua per l’alimentazione della segheria immediatamente a valle del nuovo Ponte Murale sulla destra idrografica del Missiaga (ove ora lo spazio è adibito a parcheggio e ad una cabina secondaria per l’energia elettrica). La roggia era canalizzata sotto la strada che attraversava il vecchio ponte sul lato verso Lantrago e captava l’acqua di scarico del mulino posto immediatamente a monte. Il progetto del nuovo Ponte Murale prevedeva anche la costruzione di una roggia sotterranea in pietra in luogo della vecchia roggia preesistente.
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