Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Da Giuliano Vantaggi, Direttore Consorzio DMO Dolomiti.
Vedendo gli articoli di oggi è doverosa una puntualizzazione. Le foto sono prettamente turistiche e rispecchiano ciò che il turista vede affacciandosi dalle tante nostre strutture alberghiere e ricettive in genere. Non c’è nessuna connotazione politica. Ne tanto meno una superficialità nel trattare la questione ladina come non c’è nel trattare altre questioni come la questione cimbra ad esempio. Tra l’altro la comunità ladina è sempre ben presente nella promozione turistica della provincia di Belluno. Prova ne è, per fare un esempio su tutti, la trasmissione Linea Verde Gran Tour andata in onda quest’estate e che ha promosso un bellissimo intervento del Comune di Colle Santa Lucia che sta ultimando i lavori per costruire il centro visite delle Miniere del Fursil. Questa trasmissione è stata indirizzata lì per una promozione giustamente equilibrata tra zone. La foto della Chiesa di Colle Santa Lucia, ad esempio, è presa da un’altura sopra il paese di Selva di Cadore. La DMO promuove il territorio ben conscia di quelli che sono i confini tra comuni, ma al turista che ci viene a trovare dei confini geografici interessa poco… Per non dire nulla. Invito comunque l’assessore Troi a venire con la Dmo Dolomiti a promuovere la provincia di Belluno nelle fiere e nei workshop nazionali ed internazionali. In quei momenti ci si rende conto che la prima domanda che fa un potenziale turista o tour operator è “Quanto distanti siete da Venezia? Inoltre la brochure stessa è stata molto apprezzata proprio per le fotografie turistiche. Stiamo tutti facendo un enorme sforzo di promozione congiunta e finalmente i risultati in termini di internazionalizzazione arrivano. Siamo riusciti a sostituire alla minore richiesta italiana una maggiore richiesta straniera. Altra cosa invece è spostare con un artificio grafico il Pelmo dalla sua posizione alla Val Venosta o i Cadini di Misurina a Trento.
UNA PUBBLICAZIONE PROMOZIONALE CON TROPPI ERRORI. LA PROTESTA DI TROI