A Porcen di Seren del Grappa sull’altar maggiore splendida opera di Jacopo Da Valenza recentemente esposta al Museo diocesano di Feltre Puntualmente messo a disposizione dei fedeli nelle chiese, il settimanale “Domenica” edito dalla Diocesi di Belluno-Feltre e diretto dal vescovo emerito Giuseppe Andrich ricorda che in questa settimana ricorre l’anniversario di dedicazione di sette chiese. Nell’ordine: Santa Maria Maddalena di Porcen in comune di Seren del Grappa, parroco don Valerio Maschio, martedì 23, l’anniversario numero154 risalendo la dedicazione al 1865; la chiesa di San Simone e Giuda Taddeo di Borca di Cadore, dove è parroco don Riccardo Parissenti, mercoledì 24, l’anniversario 274, risalendo al 1745; la chiesa dei santi Filippo e Giacomo di Farra d’Alpago, parroco don Lorenzo Sperti, giovedì 25, l’anniversario 538, risalendo al 1481; la chiesa di Sant’Anna di Costalta, in Comelico, amministratore parrocchiale don Clorindo De Silvestro, venerdì 26, anniversario 71, risalendo al 1948; la chiesa dei santi Vito, Modesto e Crescenzia a San Vito di Cadore, parroco-pievano don Riccardo Parissenti, sempre venerdì 26, anniversario 255, risalendo al 1764; chiesa di Santo Stefano, di Belluno, parroco don Lorenzo Menia, sabato 27, anniversario 522, risalendo al 1497; infine chiesa di San Vigilio a Vallesella in comune di Domegge di Cadore, parroco don Simone Ballis, domenica 28, anniversario 29 risalendo la dedicazione al 1990. Poiché ci siamo dedicati in precedenza delle altre, ci soffermiamo nell’occasione sulla chiesa del Feltrino che nella frazione Porcen del comune di Seren del Grappa è intitolata a Santa Maria Maddalena, e traiamo da Infodolomiti: “…è l’edificio sacro che nella zona ha conservato le più antiche testimonianze artistiche, ma dipendeva come le altre cappelle filiali di Caupo e Seren dalla chiesa di San Martino di Rasai già citate in un inventario del 1386 e visitate periodicamente dai vescovi feltrini. Nei secoli successivi le chiese della zona subirono ristrutturazioni che poco hanno conservato degli originali edifici ma, la chiesa di Porcen, nonostante il rifabbrico del 1865 che le ha dato le forme di un tempio neoclassico a pianta centrale, ha conservato parte degli affreschi quattrocenteschi realizzati da Giovanni di Francia tra 1451 e 1455, mentre sull’altare maggiore è ancora custodita la pala dipinta nel 1504 da Jacopo da Valenza”. Quanto alle opere d’arte Porcen “conserva parte del ciclo di affreschi del sesto decennio del XV secolo, che Giovanni di Francia, artista nato a Metz in Lorena, dipinse sulla controfacciata. Durante il suo soggiorno in territorio feltrino realizzò alcuni dei dipinti più significativi della storia dell’arte quattrocentesca dell’area che ancora oggi si possono ammirare nelle chiese di Pedesalto, Servo, Sorriva e Facen. Il ciclo della chiesa di Santa Maria Maddalena, concluso il 20 agosto 1451, comprendeva in origine un’Ultima Cena, una Madonna con il Bambino e le due figure di San Martino e San Giacomo, oltre ai brani sopravvissuti che raffigurano Sant’Antonio abate, San Giovanni Battista e San Vittore a cavallo sulla controfacciata oggi in parte coperti dal palco di cantoria”. Ancora: “Nel 1504 la chiesa si arricchì di una pala d’altare raffigurante la Madonna con il Bambino, Santa Maria Maddalena e San Giovanni Battista, datata e firmata da Jacopo da Valenza, artista lombardo attivo tra Vittorio Veneto, Feltrino e Bellunese dal 1478 al 1509 formatosi nella bottega veneziana dei Vivarini. Il dipinto è inserito nell’altare maggiore in legno intagliato e dorato grazie alle elemosine dei fedeli locali nel 1657 come testimonia l’iscrizione della predella sopra la mensa dell’altare. Da notare sulle pareti nord e sud dell’abside le due immagini dei Santi Pietro e Paolo realizzate nel corso del Seicento”. Dal canto suo il sito della Provincia di Belluno rammenta che: “…è parrocchiale dal 1946. La conformazione attuale è del secolo scorso quando fu rifatta su disegno di don A. D’Alberto. La chiesa preesistente era del XIV secolo. Custodisce opere di J. Da Valenza e di G. Da Francia”. Chiudiamo ricordando con L’Amico del Popolo, che recentemente, nella sala “Belvedere” del Museo diocesano di Feltre è stato possibile ammirare da vicino, a cura di Tiziana Conte e Gloria Manera, una delle opere più significative del primo ’500 in area feltrina e bellunese, ovvero proprio la tavola realizzata nel 1504 Jacopo da Valenza con la Madonna con il Bambino in trono tra S. Maria Maddalena e S. Giovanni Battista.
NELLE FOTO (Amico del Popolo, Chiese Italiane): facciata ed interno della chiesa di Porcen; la pala dell’altare raffigurante la Madonna con il Bambino: è posizionata sopra l’altare maggiore, inserita in una cornice intagliata in legno dorato. Il dipinto di dimensioni 2,29×1,23 cm è realizzato con la tecnica olio su tela. L’affresco è stato firmato e datato da Jacopo da Valenza attivo nel 1485-1509.