OGGI SUL CORRIERE DELLE ALPI
DI GIGI SOSSO
Chiede a una tredicenne l’amicizia e poi le foto hot
AGORDINO Approccio sui social e richiesta di foto erotiche. Solo che la ragazza ha 13 anni e un caso del genere la magistratura lo chiama con un nome da Codice Penale: reato di adescamento di minore. Grooming, all’americana. M.F., invece, è un 33enne agordino, che è finito nella rete della Polizia postale, nell’ambito di un’inchiesta, della quale non è detto che i genitori sapessero qualcosa. L’uomo non è l’unico coinvolto, in zona: ce ne sarebbe almeno un altro, che potrebbe essere già passato per il tribunale e non è detto che sia finita così.D ifficile pensare che la ragazzina fosse maggiorenne, di sicuro l’uomo deve averla vista su Facebook e non ha resistito alla tentazione di chiederle prima l’amicizia e poi delle fotografie,
Rogo nel borgo di Piaia un paesano alla sbarra
SAN TOMASO Bruciati tre fienili e due case: l’incendio di Piaia del gennaio di due anni fa era stato devastante. Alla fine delle indagini, la Procura ha portato Dario Pianezze davanti al giudice Feletto. Il reato è quello di incendio colposo. Non l’avrebbe fatto apposta, ma il fuoco si sarebbe sviluppato dal suo fienile, coinvolgendo gli altri immobili e provocando danni consistenti. L’uomo, che è difeso dagli avvocati Marco Crepaz e Monica De Mattia, esclude di avere delle responsabilità e conta di uscire pulito dal processo. Nessuno dei vicini di casa si è costituito parte civile nel penale, ma sono già state avviate delle cause civili per il risarcimento dei danni. Intanto il giudice Feletto ha raccolto le liste dei testimoni e rinviato ai prossimi mesi, per cominciare ad ascoltarli.
ARCHIVIO
Due abitazioni e tre fienili danneggiati dalle fiamme, questo il bilancio dell’incendio divampato poco prima delle 20.00 del 21 gennaio, nella frazione di Piaia a San Tomaso Agordino. I vigili del fuoco accorsi da Agordo e Belluno, supportati dai corpi dei volontari dell’Agordino, sono riusciti, non senza difficoltà, a domare le fiamme e a salvare il borgo.
Durante le operazioni di spegnimento è scoppiata una bombola di Gpl che si trovava all’interno di una delle due abitazioni. Il proprietario di uno dei fienili è rimasto ferito. Sul posto hanno lavorato più di 30 operatori con 14 automezzi, coordinati dal vice comandante di Belluno Fabio Calore.
Le difficoltà maggiore incontrata dai vigili del fuoco è stata la scarsità di acqua dovuta alle condotte danneggiate dall’alluvione dei mesi scorsi. Durante la notte sono poi proseguite le operazioni di bonifica e di messa in sicurezza degli edifici danneggiati dal rogo. Le cause dell’incendio sono al vaglio dei Vigili del fuoco.
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