di RENATO BONA
La mia cara amica ed ex compagna di scuola Elda Deon Cardin è l’autrice dell’ottimo libro “Il lavoro nelle valli del Piave e del Vajont prima del 9 ottobre 1963”, arricchito da poesie di Eliana Olivotto e da una serie di riproduzioni fotografiche di vecchie cartoline delle quali è collezionista appassionata da lustri. Impaginato e stampato nel novembre 2008 da Grafiche Longaronesi per la serie Quaderni Pulchra, con il patrocinio dl Comune di Longarone nell’ambito delle manifestazioni per ricordare il 45. anniversario della catastrofe del Vajont, reca in copertina l’immagine dell’Officina lavorazione meccanica del legno dei Fratelli Polla a Faè di Longarone nel 1925, foto che riproduce la cartolina della collezione C.M.P che sta per Carlo Marco Polla. E proprio della famiglia Polla ci occupiamo in questa occasione ricordando con l’autrice e con Carlo Marco Polla che firma le note che accompagnano le foto, che Giovanni Polla nasce a Castellavazzo nel 1847 e dopo aver frequentato le scuole normali a Belluno è impiegato dall’inglese Malcolm dove gli fu affidato l’incarico di dirigente dell’ufficio della ditta Malcolm di Venezia che operava nell’esportazione del legname del Cadore in Medio Oriente. Sposato con Giuditta Besson ebbe i figli Ines, Ester, Cesare, deceduti nel Vajont, Arduino, Ruggero, Mario e altri due figli mancati in tenera età. Passò a miglior vita a Venezia nel 1917 “ucciso da una bomba aerea nemica che aveva distrutto la loro casa”. La famiglia si trasferì, in affitto, a Longarone dove solitamente trascorreva l’estate. In seguito acquistarono una casa vicina all’albergo “Posta” nella piazzetta Gonzaga. Conclusa la Grande Guerra, Arduino, Ruggero e Cesare Polla attivarono varie iniziative: la produzione di calce con fornace, di candele in cera, di valigie in fibra rigida, un’impresa di costruzioni specializzata nella realizzazione di contrafforti. Tuttavia il settore che dette le maggiori soddisfazioni fu quello della produzione dei serramenti in legno. I tre fratelli della “A. Polla & C” erano in società con: Sicilian, Miot, Teza ed altri, spesso si trattava di ex combattenti che avevano valorosamente combattuto al fronte e condiviso i disagi della guerra”. Nel libro di Elda Deon Cardin viene quindi ricordato che è nel periodo 1922-28 che “prendono forma le prime costruzioni dello stabilimento per la lavorazione del legno. Dal 1928 al 1935 l’azienda produceva abitazioni prefabbricate, appunto in legno, esportate anche all’estero e nel 1937 lo stabilimento – interamente in legno – è completato e in grado di garantire tutte le fasi della lavorazione: dal taglio dei tronchi alla stagionatura del tavolame, dalla lavorazione meccanica all’assemblaggio, completo delle parti metalliche pure prodotte in azienda, con officina a parte per evitare il rischio di incendi. Risale al 1938 la totale distruzione del complesso industriale a seguito proprio di un incendio ma tempo un anno tutto era ricostruito! Seri i danni patiti nel 1944 a seguito di bombardamenti nella seconda guerra mondiale ma anche in questo caso si procedette alla rapida ricostruzione, e nel frattempo, per agevolare la movimentazione dei materiali venne realizzata una rete ferroviaria interna a scartamento ridotto ed un tronco di binario, collegato con lo stabilimento per agevolare le operazioni di carico alla stazione di Faè-Fortogna. C’è ancora da dire che inizialmente “La ditta apparteneva ad Arduino, Ruggero e Cesare Polla, Miot, Sicilian, Cesare Teza ed altri; dal 1945 al 1953 ad Arduino e Cesare Polla e dal 1953 al 1963 al solo Cesare Polla. Il racconto di Carlo Marco Polla all’autrice del libro non trascura di riferire che Mario Polla aprì vicino a casa un negozio di alimentari: una drogheria-salumeria; di fronte al negozio, in piazzetta Gonzaga, gestiva anche un distributore di benzina. Il negozio – viene precisato – era conosciuto e frequentato anche dalle donne di Erto e Casso che si rifornivano di generi di prima necessità: farina, zucchero, caffè ed altri, trasportati a casa con la gerla sulle spalle. Alla morte di Mario Polla il negozio venne condotto dalla sorella Mary fino al disastro del Vajont del 9 ottobre 1963. Non possiamo concludere senza citare il compianto maestro Giuseppe De Vecchi che nel maggio 1974 dava alle stampe con Tarantola libraio editore di Belluno un libretto di sessanta pagine: “Uomini e famiglie illustri di Longarone” in cui richiama la figura di Arduino Polla, nato o Venezia il 6 settembre 1884 (e mancato a Belluno il 27 ottobre 1955) ricordando che “Sul Piave meritò il sommo riconoscimento al valor militare – la medaglia d’oro – per “la superba resistenza opposta al nemico che aspira a invadere la pianura veneta dopo al rotta di Caporetto. Ponte Vidor, Monfenera, Monte Asolone 10 novembre-20 dicembre 1917”. Rientrato a Longarone – scrive De Vecchi – Arduino Polla impianta un’industria per la lavorazione del legno che dirige con precisione e competenza. Durante la guerra 1940-45 lo troviamo sul fronte greco col grado di tenente colonnello degli alpini e proposto per una medaglia d’argento in seguito ad alcuni atti eroici, riceve la Croce al valor militare. Cessata la guerra riprende in mano la direzione della sua azienda.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro di Elda Deon Cardin “Il lavoro nelle Valli del Piave e del Vajont prima del 9 ottobre 1963”): copertina del libro con l’immagine (collezione Cmp) dell’officina meccanica del legno dei fratelli Polla a Faè di Longarone nel 1925; la ditta “A. Polla & C.” di Longarone scrive al sindaco di Valle di Cadore: è il 26 febbraio 1926; panoramica della falegnameria di Faè di Longarone con binario per facilitare lo spostamento dei materiali in lavorazione e spedizione (collezione Cmp); i fratelli Polla negli Anni ‘20: Arduino, Ruggero, Mario e Cesare; sullo sfondo, a sinistra la cartiera e la borgata Vajont (collezione Cmp); immagine del Caffè Gonzaga nell’omonima piazza (collezione Elda Deon Cardin); ancora Piazza Gonzaga: il palazzo Nobis, al centro della cartolina (foto P. Breveglieri, viaggiata 10 agosto 1911, collezione Edc) era la sede dell’Unione cooperativa di consumo, attività fondata il 29 luglio 1919; Arduino Polla, medaglia d’oro al valor militare nella Grande Guerra.