con la collaborazione di Marco D’Incà.
Nasce una splendida sinergia tra l’ASSI e gli ospiti della struttura
“Favolando”, il progetto dell’ASSI, approda al Presidio multizonale per disabili di Cusighe.
BELLUNO Grazie a Francesca Mussoi, ormai conosciuta come Tremolina, gli ospiti del Centro (tutti con disabilità cognitiva) entrano in contatto con una serie di laboratori legati alle favole. Nello specifico, vengono lette delle storie brevi, ma dal significato profondo. Storie create appositamente per gli ospiti, tanto è vero che loro stessi ne sono i protagonisti. Ogni racconto è incentrato sulla stagionalità e lo scorrere del tempo, da cui sgorgano poi degli importanti stimoli per dare vita ad alcuni lavori manuali. «Abbiamo cercato di fare leva su ciò che piace maggiormente a queste persone così ricche di umanità: la musica – spiega Francesca Mussoi, affiancata da Carla Simonetti -. Nei vari incontri vengono cantate la sigla “Io sono come un albero” o la canzone di Jovanotti “Estate”. E gli stessi brani saranno interpretati nella festa del 13 luglio, sempre a Cusighe, a cui sono invitati tutti. Nell’occasione, indosseranno delle magliette su cui sono impresse le impronte delle mani».
Lungo il percorso, inoltre, i responsabili di “Favolando” hanno dato una serie di suggerimenti per realizzare un vestito “da favola”: dal cappello, passando per la collana, fino alla bacchetta, creata con i rami secchi raccolti in giardino. «In questo modo, è come se ognuno avesse con sé un parte di Tremolina e vivesse nel mondo della magia. Gli oggetti diventano incantati. E gli ospiti del Centro non vedono l’ora di metterli in mostra». A proposito di oggetti, il più ambito è il cappello da elfo, affidato di volta in volta alla persona più meritevole.
«Con l’encomiabile aiuto degli educatori Paola e Andrea – prosegue Francesca – è nata una bella sinergia. A Cusighe mi fanno sentire a casa. Stiamo parlando di una realtà forse poco conosciuta nel territorio, ma da scoprire. Entrando nella struttura, è molto più ciò che si riceve, rispetto a ciò che si dà». L’entusiasmo nei confronti di “Favolando” è cresciuto in maniera progressiva: «I nostri incontri, all’inizio, erano arricchiti da 3 o 4 persone. Ora sono salite a 12, a volte pure pure 15. Nel mio piccolo, spero di aver portato dei momenti di gioia e di leggerezza. In questo senso, non posso che ringraziare i vertici della struttura per la fiducia che mi è stata concessa». Ma non è finita qui, perché le favole con i disegni saranno racchiuse in un libro: voluto dall’ASSI, verrà pubblicato per Natale.