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BELLUNO Il precariato, una volta visto come un problema del settore privato, si sta diffondendo anche nel settore pubblico. In Veneto Strade, partecipata per il 76% dalla Regione e per il resto da varie province, ci sono una ventina di lavoratori con contratti a termine in scadenza nel 2024. Questi lavoratori, altamente specializzati e fondamentali per la sicurezza stradale, affrontano contratti di soli 9 mesi, prorogati invece di essere convertiti a tempo indeterminato. Questa situazione impedisce loro di ottenere mutui o pianificare il futuro. Il personale è già sottorganico, e le recenti decisioni aziendali potrebbero portare a un ulteriore calo di operatori. I segretari della FILT Veneto e FILT Cgil Veneto, Alessandro Piras e Alessandra Fontana, chiedono un tavolo di confronto con Regione e Provincia per discutere soluzioni concrete, sottolineando l’importanza di questi lavoratori e il rischio di disservizi nella gestione della rete viaria.