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TAIBON La frana di Lagunàz si verificò nella notte tra il 2 e il 3 dicembre 1908 nella Valle di San Lucano, nel comune di Taibon Agordino, provincia di Belluno. Un consistente distacco di roccia colpì gli abitati di Prà e Lagunàz, causando la morte di 28 persone, alcune delle quali non furono mai recuperate e rimasero sepolte sotto i detriti. Le cause della frana furono attribuite a una combinazione di fattori, tra cui cicli di gelo e disgelo (crioclastismo), scosse sismiche e fenomeni di gelivazione, che portarono al crollo di un torrione roccioso strapiombante sulla valle. La tragedia ebbe un forte impatto sulla comunità locale e fu ampiamente riportata dai giornali dell’epoca, come la Domenica del Corriere, che dedicò illustrazioni all’evento. La casa della famiglia Benvegnù fu distrutta, seppellendo otto persone, di cui quattro non furono mai recuperate. Oggi, la zona della frana è parte di itinerari geologici e naturalistici, come il “Sentiero della Terra” del progetto “The Dolomia Way”, che attraversa i luoghi colpiti dall’evento e offre spunti per comprendere la geologia delle Dolomiti.
ARCHIVIO GIULIANO LAVEDER