VERSO L’AUTONOMIA, PADRIN A ROMA
DI DAMIANO TORMEN
IL PRESIDENTE ROBERTO PADRIN
AUTONOMIA: MATURITA’ ED IMPEGNO COME NEI GIORNI DELL’ALLUVIONE
Risultati concreti, questo auspica il Questore della Camera Federico D’Incà in merito all’autonomia della Provincia di Belluno. I Parlamentari concordano sugli accordi Stato_Regioni per l’autonomia del Veneto e ancor più della Provincia di Belluno nel rispetto della legge 25. Si è svolto ieri l’incontro tra il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Erika Stefani e i parlamentari bellunesi. All’ordine del giorno l’autonomia della Provincia di Belluno. All’incontro erano presenti anche l’Assessore regionale Gianpaolo Bottacin e il Presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin.
IL DEPUTATO FEDERICO D’INCA’
BELLUNO SIA INSERITA NELL’INTESA STATO-VENETO Veneto
incontro dei parlamentari del territorio con il ministro Stefani
ROMA L’autonomia della Provincia di Belluno deve essere inserita esplicitamente nell’intesa che Stato e Regione Veneto sigleranno per dare seguito al progetto di autonomia regionale. La richiesta fatta questa mattina dal deputato bellunese Roger De Menech al ministro per gli Affari regionali Erika Stefani è stata accolta da tutti gli altri rappresentati del territorio. I parlamentari bellunesi hanno incontrato oggi il ministro Stefani proprio per fare il punto sul percorso di autonomia della Provincia. «Ci siamo trovati d’accordo sulla necessità che l’autonomia provinciale sia esplicitata nell’intesa», riferisce De Menech, «altrimenti il rischio è che non se ne faccia niente con conseguente tradimento del referendum popolare del 22 ottobre 2017». De Menech ha proposto di inserire nell’intesa Stato-Veneto la dicitura dell’articolo 52 della legge Delrio ovvero “Le regioni riconoscono alle province di cui al comma 3, secondo periodo, forme particolari di autonomia”. Le province in questione sono Belluno, Sondrio e Verbano Cusio Ossola. «Non sappiamo come andrà a finire, dipende molto dal ministro e dall’influenza della Regione», conclude De Menech, «però è già molto positivo che le differenze e le divisioni di carattere politico tra i parlamentari su questo tema si siano molto stemperate».
ASSESSORE REGIONALE BOTTACIN INCONTRA IL MINISTRO STEFANI: “PER BELLUNO UNA PARTICOLARE ATTENZIONE”
VENEZIA “Ringrazio il ministro Stefani per l’attenzione da sempre posta nei confronti dell’autonomia della Provincia di Belluno”. A dirlo è l’assessore alla Specificità bellunese, Gianpaolo Bottacin, al termine dell’incontro tenutosi oggi al Ministero degli Affari Regionali e delle Autonomie. Nella riunione, a cui, oltre A Bottacin, hanno partecipato il consigliere regionale Franco Gidoni, i parlamentari bellunesi, il presidente e i rappresentanti della Provincia, è stato chiesto di verificare tecnicamente la possibilità di inserire nell’intesa sull’autonomia del Veneto anche un riferimento alla provincia di Belluno. Ma è stata anche l’occasione per evidenziare come la legge regionale 25 del 2014 sulla specificità sia già ampiamente applicata nella pianificazione territoriale, nel trasporto pubblico locale, nel demanio idrico, nella viabilità e in altre materie già trasferite: “Per garantire la gestione di tali materie – spiega Bottacin – la Regione in questi anni ha triplicato i fondi erogati alla Provincia di Belluno, come testimoniato dai bilanci dell’Ente approvati dai sindaci bellunesi”. Tuttavia nell’incontro si è anche di anche valutato come la suddetta legge non possa e non potrà mai trasferire potestà legislativa alla Provincia. È stata quindi sottolineata la necessità, per avere un’autonomia come quella di Trento e Bolzano, di arrivare a una modifica costituzionale che richiede il concreto impegno di tutti i gruppi politici. In caso contrario sarà sempre e solo un’autonomia amministrativa, com’è adesso. “Con l’arrivo dell’autonomia del Veneto – conclude Bottacin – a Belluno potrebbero comunque arrivare molti più soldi e questo sarebbe già un ottimo risultato”.
DARIO BOND «BENE L’INCONTRO CON ILMINISTRO STEFANI. ADESSO AVANTI CON L’ACCORDO STATO-PROVINCIA»
«L’incontro con il ministro Stefani è stato importante e proficuo. Adesso servono atti concreti per l’autonomia». È il commento del deputato di Forza Italia Dario Bond, a seguito dell’incontro tra i parlamentari bellunesi, la Regione Veneto e la Provincia di Belluno con il ministro per gli affari regionali, Erika Stefani. «È emerso che verrà organizzato un incontro con i tecnici della Provincia, i tecnici della Regione e quelli del Ministero, per trovare una soluzione e capire se è applicabile il comma 52 della legge Delrio, quello che riconosce alcune competenze particolari alle Province interamente montane confinanti con Stati esteri» commenta Dario Bond. «Credo sia un primo segnale importante per il proseguo del percorso post referendario della provincia di Belluno, perché lega le possibilità autonomiste ad accordi diretti tra Stato e Provincia, anziché ad accordi con la Regione del Veneto, che rischiano di mettere il Bellunese in posizione di debolezza. Mi fa piacere che il ministro abbia accolto la mia proposta di far incontrare i tecnici e i legali di Provincia, Regione e Ministero, in modo da verificare le possibilità legali reali del percorso. Tutto va nella direzione giusta, ma mi preme sottolineare che solo con le giuste risorse il territorio bellunese potrà essere davvero autonomo e in grado di contrastare lo spopolamento in atto. Uno spopolamento che non è certo un problema della montagna, visto che Trento e Bolzano non hanno problemi demografici. Per questo, continuo a sostenere che servono misure particolari in tema di fiscalità».