di RENATO BONA
Da una geniale idea di Luca Balcon, con testi di chi stende queste note, foto Cornolade di Maria Grazia, foto e documenti storici di Heraldo e Mirta oltre che del “parentado” resosi disponibile, è stato realizzato il pregevole libretto intitolato “La Grande Famiglia de Toni e Australia”, distribuito in occasione del recente ultimo, solo in ordine di tempo, raduno nell’agriturismo di Cornolade di Ponte nelle Alpi. Libretto che, giustamente, esalta la figura dei “patriarchi”: Antonio De Francesch (1891-1981) ed Australia Chiesura (1895-1982), ed elenca, uno per uno, con i relativi dati anagrafici, i discendenti che nel tempo hanno dato vita alla “Grande famiglia”. A proposito: chiamavano famiglie patriarcali quelle in cui, fino a buona parte del secolo scorso, un nucleo familiare constava di una decina di componenti al minimo. Vivevano tra problemi, sacrifici, fatiche, privazioni ma sempre e soprattutto con speranza, disponibilità, rapporti interpersonali decisamente diversi (migliori?… peggiori?… chi lo sa…) da quelli di oggi, caratterizzati comunque da rispetto massimo della gerarchia e pronti, anche se non sempre con grande entusiasmo… a fare la propria parte, dare una mano per “mandare avanti la baracca”. Capitava anche, anzi: soprattutto, in aree depresse come è stata considerata, e lo era proprio, fino a qualche decennio fa, la terra bellunese, che i capofamiglia dovessero percorrere la via dell’emigrazione, perfino oltre oceano, alla ricerca di quelle opportunità che la terra natale non era in grado di garantire, E’ in questo contesto che possiamo leggere la storia, per carità: non esaltante ma connotata da alcune situazioni decisamente di rilievo, della famiglia originata da “Toni” e “Ustralia”, convolati a nozze il 15 novembre 1919. Dalla loro unione, sicuramente felice, sono nate tra il 1920 ed il 1937 otto figlie (un record?) che hanno fatto la loro parte per garantire al meglio la discendenza della famiglia De Francesch che oggi risulta costituita da 113 soggetti di ambo i sessi, e, ovviamente, di variegata età, che sono distribuiti in 46 nuclei familiari (il più consistente, 26 elementi, è stato originato da Stella De Francesch e Giovanni D’Incà; il meno numeroso risulta quello di Bruna De Francesch ed Ilio Pierobon con Cinzia, dunque tre persone). Il tutto, nell’arco di quasi un secolo: dal fiocco rosa per l’arrivo di Ermelinda, venuta alla luce nel 1920, all’ultimo della serie: Viel Rossi Noah, di Andrea e Valentina, nato nel settembre 2022. Oggi la più anziana della “Grande famiglia” è l’ottava figlia: Ausilia, nata il 2 giugno 1937, residente in Argentina. Nell’impossibilità, per ragioni di spazio, di riportare l’elenco completo dei discendenti, ci limitiamo a proporre alcuni dati, partendo da Antonio De Francesch, figlio di Angelo e di Maria Prest, nato a Col di Cugnan di Ponte nelle Alpi: aveva 8 fratelli: Rosina “me ieia Nina”, Angelica, Amabile, Napoleone “Napoli”, Girolamo “sio Momi”, Alice, Valentina “sia Nina”). Australia Chiesura, la moglie, era figlia di Antonio e Stella Roncan, ultima nata di qualcosa come 19 figli! dei quali sono stati recuperati diversi nomi grazie ad Heraldo ed Irma: Dorlindana, Isabella, Sigfrido, Orlando, Genni, Clementina, Bepi, Alfredo, Genoveffa, Rissieri, Fioravanti, Joseph. Ed ecco le coppie formatesi dai matrimoni delle sorelle De Francesch: Ermelinda con Giuseppe Covolan: due figlie e un figlio; Stella e Giovanni D’Incà: tre figlie; Bruna e Ilio Pierobon, una figlia; Antonia e Giovanni Sitran, due figlie; Irma e Aldo De Battista: tre figlie; Maria e Grado Boito: un figlio e una figlia; Romilda e Antonio D’Incà: tre figlie; Auilia e Andrea Follin; un figlio e tre figlie. Resta da dire che i due fondatori nel 1979 hanno festeggiato i 60 anni di matrimonio e che il vescovo di Belluno-Feltre mons. Maffeo Ducoli, in occasione di una visita nella loro abitazione con il parroco di Col di Cugnan, don Giulio Giacobbi, detto che conosceva la fede e l’impegno della famiglia, ebbe modo di ringraziarli per quanto avevano fatto in favore dei molti sacerdoti che per impegni pastorali erano di passaggio nei “Coi di Pera” dove “trovavano una casa sempre aperta, per consigli e anche per rifocillarsi e riscaldarsi.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libretto ideato e realizzato da Luca Balcon): la copertina, con la coppia Toni-Australia; i due coniugi con le 8 figlie; le coppie nate dai matrimoni: Ermelinda e Giuseppe; Stella e Giovanni; Bruna e Ilio; Antonia e Giovanni; Irma e Aldo; Maria e Grado; Romilda e Antonio; Ausilia e Andrea; lo scudo araldico della famiglia Chiesura; il certificato di battesimo di Elvira Australia Chiesura; la coppia in festa per le nozze di diamante; e attorniata da figlie e parenti vari: il primo raduno dei “discendenti De Francesch” nato da un’idea di Maria Grazia ed Arduino nell’ormai lontano 2000; il raduno del 2019 presenti le nuove leve.