LE SORPRESE DEL MATTINO, SE LA NOTTE E’ FATTA PER DORMIRE PER ALTRI LA NOTTE E’ FATTA PER FIRMARE DECRETI. DURANTE IL GIORNO I DATI DI ASCOLTO NON RENDONO IN FATTO DI VISIBILITA’, TANTOMENO I CONTATTI DA SOCIAL.
Per coronavirus si muore anche di domenica, ieri in Regione 22 vittime, un altro decesso in provincia, il settimo dal 21 febbraio, il terzo all’ospedale di Feltre dove si è spento un uomo di Alano di Piave di 83 anni ricoverato in area Covid, costernazione ad Alano per la scomparsa di Piero Piccolotto (foto) fratello dell’ex sindaco Orazio molto noto in provincia. A Belluno il numero di infetti sale a 245 (5272 in Regione) e sono 1004 le persone in isolamento domiciliare fiduciario. La Ulss1 di tamponi ne ha già fatti 3106. Negli ospedali ci sono 39 pazienti al San Martino di Belluno, 9 a Feltre, 6 ad Agordo, 4 i pazienti in terapia intensiva al San Martino di Belluno. A Belluno 27 contagi, 17 a Feltre, 10 a Cortina,9 Ponte nelle Alpi, 8 Pedavena e Santa Giustina, 7 Alano di Piave, Borgo Valbelluna, 5 Chies d’Alpago, Lamon, Seren Del Grappa, 4 Quero Vas, 3 Fonzaso, Sedico, Taibon e Voltago, 2 Zoldo, Tambre, San Vito di Cadore, San Gregorio nelle Alpi, Rocca Pietore, Limana, Colle Santa Lucia e Agordo, 1 Alleghe, Arsie’, Borca di Cadore, Calalzo di Cadore, Canale d’Agordo, Danta di Cadore, Falcade, Gosaldo, Lozzo di Cadore, Pieve di Cadore, Rivamonte, San Tomaso, Vallada e Valle di Cadore. Luxottica, Benetton, Carraro, le grandi aziende del Veneto da oggi fermano la produzione. In Safilo via allo sciopero di otto ore perche’ l’azienda non ha comunicato la chiusura. Dopo la firma sul decreto Conte arriva lo stop per tutte le attività produttive non essenziali ovvero non legate alle filiere necessarie (alimentari, medicinali, trasporti etc.). Per sindacalisti, organizzazioni di categoria e responsabili delle risorse umane è stata una giornata difficile, una domenica di caos, poche ore per capire come muoversi, come informare i dipendenti. Gli addetti al lavoro da sempre chiedono misure chiare e tempestive ma in quanto a tempistiche di questi tempi di crisi corona virus ci sarebbe molto da ridire, infatti il decreto anticipato sotto la luna domenicale è arrivato ieri al tramonto. Per tutto il giorno un rincorrersi di voci e provvedimenti per scoprire poi dalle carte bollate che tutte le aziende che dovranno chiudere la produziona avranno tempo per farlo fino a mercoledi. Nel frattempo in molti, in primis Luxottica già avevano deciso per lo stop, notizia che ha fatto rapidamente il giro di tutte le redazioni giornalistiche del paese. Nella mappa del contagio primeggia l’Alpago (31) in casa di riposo a Puos non si contano nuovi casi ma i sindacalisti mettono in evidenza la sempre loro grande preoccupazione in un momento in cui servono e subito cordoni e un piano coordinato per la sicurezza. Non è l’unica stretta dell’ultimo decreto, a questa si aggiunge quella degli spostamenti perchè i Ministri Speranza e Lamorgese hanno vietato tutti i trasferimenti da un Comune all’altro tanto con mezzi pubblici che privati, si potranno muovere dal Comune in cui si trovano solo coloro che necessitano spostarsi per motivi di lavoro o di salute gravi o indifferibili. Da oggi negli ospedali della nostra regione saranno sperimentati i nuovi farmaci contro il Covid 19, ad annunciarlo il presidente Luca Zaia nella consueta conferenza stampa di ieri a mezzogiorno e mezzo. Sarà portato in corsia anche il farmaco giapponese che da giorni sta girando in rete, c’è il nulla osta dell’Aifa alla sperimentazione e il Veneto si è fatto trovare pronto ed in prima linea. Da domani via alla distribuzione delle mascherine, in una circolare della Regione si fa chiarezza, saranno portate casa per casa da incaricati del Comune e della Protezione Civile e mondo volontaristico con tutte le cautele del caso lasciandole sull’uscio o sul davanzale sincerandosi che vengano ritirate da uno dei componenti del nucleo famigliare. Sia chiaro che nessuno è autorizzato ad entrare nelle vostre abitazioni, per nessuno motivo come dire: attenzione alle truffe ed agli sconosciuti, gli anziani soprattutto non aprano la porta a nessuno e pretendano che chi suona il campanello o bussa alla porta lasci la mascherina o le mascherine fuori dalla porta di casa. Dopo quella del vescovo ecco l’altra iniziativa della candela, l’idea arriva dal mondo della scuola ma senza un invito alla prudenza, bene si accendano le candele in tutta Italia ma sarebbe altrettanto opportuno ammonire che chi lo fa che se la candela sfugge di mano o dal davanzale finisce nell’erba e causa incendi dei quali i vigili del fuoco ne farebbero volentieri a meno visto che di problemi a cui pensare ne hanno già abbastanza. A proposito di candele ieri una donna ha deciso di uscire di casa contravvenendo alle regole per andare in chiesa, una volta tornata a casa si è resa conto di essere rimasta chiusa fuori ed ha dovuto far correre i pompieri. Ancora una volta l’invito anche a pregare dalle mura domestiche non è servito e non ci sono scusanti.
DI GIOVANNI CREMA
Con grande dolore ho appreso la scomparsa del carissimo amico e compagno Piero PICCOLOTTO. Con Piero ho trascorso anni di impegno ideale comune. Ho potuto apprezzare le sua generosità, intelligenza e disinteresse personale con le quali ha partecipato e diretto le numerose battaglie per l’avanzamento sociale e civile della nostra comunità. A lui vada il mio più doveroso e grato ringraziamento. Ai suoi carissimi famigliari vada la mia più fraterna vicinanza ed il cordoglio più sentito.