BELLUNO
QUATTROMILA ALMENO, sfilando tra la stazione e piazza del Duomo. Su 61 sindaci, 7 erano presenti. Striscioni e cartelli, bandiere di associazioni, partiti e sindacati, per dire no alla privatizzazione della sanità e per chiedere il rispetto dell’articolo 32 della Costituzione: il diritto ad una sanità pubblica. L’appuntamento organizzato dal Coordinamento Veneto Sanità Pubblica (CoVeSaP) e dalla rete Giù le mani della sanità bellunese al motto “la salute non si vende, la salute si difende” e “Zero soldi agli arsenali, tutti i soldi agli ospedali”. Per far sentire alta la voce della protesta sono state distribuite ai manifestanti delle cartoline da inviare al presidente Luca Zaia e all’assessore Manuela Lanzarin con la richiesta di un “impegno reale a favore del diritto alla salute”. —
FOTO DI LUISA ALCHINI
*******