DI TIZIANO DE COL
La curiosità accesa dopo la lettura dello studio del grande glottologo G.B. Pellegrini “Schizzo Fonetico dei Dialetti Agordini”, mi spinse a non adagiarmi sulla spiegazione che le “somiglianze” linguistiche tra Livinallongo e La Valle fossero semplicemente, nel caso di La Valle, dovuto all’isolamento geografico che aveva pervaso la vita Lavallese nei corso dei secoli e che avesse permesso si realizzasse a La Valle un’isola di conservazione linguistica, dove Altoveneto (Veneto antico) e Ladino Fodom avessero alternativamente interessato la comunità La Vallese.
La conservazione a La Valle dei dittonghi in ou (moude = mungere), au (cauze= calze), ei (cadeina=catena) così come si riscontrano a Livinallongo e che tanto fanno sorridere gli abitanti dei paesi contermini nella Conca, non si poteva spiegare, a mio avviso, con il solo isolamento della comunità che avesse permesso di conservare, più che negli altri paesi, tali “relitti” fonetici che resistevano pienamente fino a 50 anni fa ed in parte resistono ancora per abitudine o caparbia di alcuni Lavallesi.
Oltre ai dittonghi si riscontra anche una conservazione di “c” come nel caso di Kazuc ” (= berretto) con la c finale “morbida” oppure come nel più diffuso Biroc (carretto) sempre con la c finale “morbida” o come nel caso degli S’ciavin (capelli).
Gli abitanti di Rivamonte, in parte discendenti dai minatori tedeschi tirolesi , deridevano i Lavallesi chiamandoli i “Galeìde da La Val”, dove la Galeìda era un particolare tipo di recipiente, ma la derisione si basava sulla conservazione Lavallese di “ei” (neif) , prevalente nell’ agordino solo a Livinallongo e La Valle. Segno che, probabilmente l’ “ei” a Rivamonte, o non era mai stato usato, oppure era stato abbandonato da secoli.
In effetti, a La valle, c’era una frazione Conaggia, che era un’isola conservativa di questa parlata e che , fino al 1888 (Boa di Conaggia) contava circa 400 abitanti. Maggiori informazioni su Conaggia si possono trovare in nostri precedenti articoli:
https://www.radiopiu.net/wordpress/la-boa-di-conaggia-del-23-27-aprile-1888-parte-prima/
https://www.radiopiu.net/wordpress/boa-di-conaggia-23-27-aprile-1888-parte-seconda/
Conaggia, detta Conàia in lingua locale, si riscontra scritta anche come Conagia o anticamente Conagla. Singolare il fatto che a Livinallongo il caglio si chiami Conagle e che a La Valle si chiami ancora Conaio.
Come ben si sa, Livinallongo è sempre stata terra nota, nei secoli passati, come luogo con una economia prevalentemente basata sull’allevamento, anche di buoi, che poi venivano commerciati nel resto dell’ Agordino. La Valle è la parte del territorio di Sottochiusa (di Listolade) che ha le più ampie zone che al tempo si prestavano all’ agricoltura, all’allevamento, ai frutteti.
Leggendo la pubblicazione “Cognomi Agordini” scritta dal dott. Tomasi e dall’amico scomparso Tito De Nardin (con il quale avevo collaborato ad un’altra sua pubblicazione “Nomi di Luogo della Conca Agordina), riscontrai due Cognomi tipici della frazione di Conaggia che si erano “formati” in quel luogo, ossia De Zaiacomo e Dell’Osbel. Il primo, De Zaiacomo aveva come capostipite “Iacun de Nevinallongo che sta maser a Conacla” il quale si stabilì a Conaggia probabilmente nella prima metà del 1400. Il secondo, Dell’ Osbel , è documentato a Conaggia dai primi del 1500 con il capostipite “Losbol todesco”, si tratta quindi di una antica famiglia di origine tedesca, arrivata nella frazione agricola di Conagla per motivazioni sicuramente diverse dai Knapen tedeschi che erano presenti a Rivamonte come minatori. Il nome di casato degli Osboi perdurò fino agli anni ’50 del secolo scorso e l’ultimo che portò tale nome di casato era il Bepi Osbol , il quale abitava in una delle ultime case della frazione ed aveva resistito sia alla Boa del 1888 che all’ incendio del 1914 il quale distrusse la quasi totalità della frazione. I due citati Cognomi, soprattutto il De Zaiacomo, ebbero ampia diffusione nella frazione di Conaggia e , fino a circa 20 anni fa , intere famiglie di Conaggia utilizzavano ancora pienamente l’antica parlata. . Il due Cognomi sono ancora ampiamente presenti a Conaggia e a La Valle, poi si sono diffusi anche in altri paesi Agordini, nonché nel bellunese e in altre province venete.
Come mai da Livinallongo o comunque dal Tirolo Ladino verso La Valle ? Forse per un antico legame o conoscenza che da secoli legavano Fodom con il paese dei Teck ? (Sull’origine del termine Teck scriveremo prossimamente) Forse un filo legava i filo-Imperiali Teck con i Fodomi , tanto che una studiosa di storia locale, Carmela Rochi, definiva i Lavallesi come “Todesk” ?
Consigliamo la lettura di un altro nostro scritto :
Merita di essere riportata anche un’altra curiosità affine a quanto fin qui scritto. Esiste a La Valle una località, abbastanza vasta, recondita, di media montagna, soleggiata, chiamata Darost, che, al tempo, avrebbe potuto ospitare un maso , sita nelle pertinenze di Conaggia. L’interpretazione semplicistica paesana riconduceva l’origine del toponimo a qualcosa di “arrostito” …… Leggendo però la pubblicazione di Isidoro Vallazza “Livinallongo – Memorie Storiche e Geografiche” riscontriamo, a pag 106 l’esistenza di tale Giovanni Da Rost, di Marebbe, il quale fu imprigionato insieme al figlio, senza motivo di sorta, nella prima metà del 1400, nel Castello di Andraz, dal castellano Giovanni Mordace carinziano di Potendorf. Il Da Rost fu poi liberato dopo un anno di prigionia e abbiamo ragione di credere che avesse buoni motivi per allontanarsi in fretta da quel territorio. Venne anche lui , Ladino di Marebbe , a Conagla di La Valle Agordina ? Se non lui, vennero a La Valle altri Marebbani col cognome Da Rost ? Non abbiamo (ancora) riscontri sul cognome Da Rost a La Valle Agordina, ma il nome della località è sintomatico. Altri Marebbani, così come altre persone di Livinallongo furono, in quel tempo, vessati dal Mordace. Buona parte della località di Darost , ora è di proprietà di una o più famiglie di cognome De Cassan. Anche questo cognome, molto diffuso in Tirolo ed a Rocca Pietore, si è radicato a Conaggia verso la fine del 1400. Il capostipite è documentato , sempre da De Nardin e Tomasi, nel 1486 col nome di Casanus de La Val e successivamente, nel 1499 con Andrea de Cassan documentato anche nel 1507 come Andrea de Cassan da Conagla. E ritroviamo Conaggia, con un altro probabile innesto Tirolese o Rocchesano/Lastesano, considerato che il culto di San Cassiano, (Cassano) non era radicato in quel di Conaggia o di La Valle e quindi difficilmente, a mio avviso, il nome Cassano poteva aver avuto origine in loco.
Altra singolare somiglianza tra Livinallongo e La Valle: A La Valle ,i fienili all’interno del paese sono chiamati “Talvà” e le baite-fienili di montagna erano e sono chiamate “Scofe”, dal tedesco altomedievale “Skupfe”, che significava tettoia-fienile. Il termine “Scofa” si riscontra solo a La Valle e ultimamente lo ho riscontrato in Fodom , dove una località porta ancora il nome di “Pian da Scofe” e le persone Fodome che me ne avevano accennato non conoscevano l’origine del termine, non essendoci più alcuna antica “Scofa” in loco. Anche a Rocca ho avuto ultimamente notizia di un toponimo “ Ciamp de Prè de Scofa” in località Bosco Verde chiamato comunemente “Prè de Scofa”, segnalatomi dagli amici Rocchesani Sandro De Bernardin e Maurizio De Cassan; neanche loro conoscevano il significato della termine Scofa.