Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Lucia Farenzena, Presidente del Consorzio turistico Marmolada.
LA LETTERA
la fuoriuscita causerà danni irreparabili.
A seguito della conferenza stampa di ieri sera, è emersa un’incertezza che ha spaventato gli animi di chi, come noi, era fiducioso del fatto che il turismo costituisce la prima partita da vincere per l’Italia. Il Premier ha solo parlato di turismo, ma non ha dato soluzioni, nessuna vera risposta e non ha indicato come si debba agire in questo difficile contesto. Ora, stante la comprensione che possiamo avere per le difficoltà della situazione, non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi di fronte a quella, che se non arginata con immediatezza, sarà una delle più grosse crisi che il turismo dovrà subire. Quello che a volte si dimentica, è che il turismo, non è costruito solo di hotel, alloggi, b&b, ma abbia al seguito una filiera importante e che le ricadute economiche di una stagnazione ricadrebbero su un intero indotto: lavoratori stagionali, fornitori, clienti senza certezze per le prenotazioni, operatori senza indicazioni vere su come e quando riaprire. Di turismo vivono i bar, i progettisti, i commercialisti, il singolo negozio, i benzinai, gli artigiani, i produttori agricoli ecc. In una zona come la nostra significherebbe avere un contraccolpo economico su una percentuale di abitanti che non possiamo far finta di non considerare. Pensiamo veramente che Luxottica riuscirà ad assorbire quelli che saranno inoccupati la prossima estate? Servono risposte chiare, servono incentivi economici per non addivenire a quel depauperamento sociale ed economico del territorio che sarà ineluttabile se continuano a chiudere gli occhi. Possiamo anche essere ottimisti rispetto al buon andamento che la montagna sembra avere, ma il calo delle presenze estere, la minor capacità di spesa degli italiani sarà un volano che farà un numero troppo alto di vittime che non riusciremo a sostenere senza azioni concrete da parte di chi ci governa. Le aziende operanti nel turismo non hanno una solidità economica certa dipendendo già tra l’altro da fattori come il clima e da noi parliamo soprattutto di famiglie. Le persone sono spaventate, preoccupate rispetto a questa totale incertezza e non possiamo continuare a logorare mentalmente la gente, non possiamo avere persone che non dormono di notte, e che addirittura pensano di non riaprire. Il presidente Conte parla di turismo senza avere conoscenza di cosa comporti il nostro settore e della vastità di benefici che porta la sua salute sull’indotto. Servono risposte, e serve pressione da parte delle Istituzioni che rappresentano il comparto turistico, servono soldi immediatamente, e regole chiare. Il primo giugno è una data credo insostenibile perchè si possa attutire il contraccolpo. Nel rispetto delle regole bisogna riuscire ad aprire prima, altrimenti, come a Jesolo, vedremo cartelli vendesi e affittasi anche sulle nostre montagne. La partita del turismo è la partita di tutti, non dimentichiamolo.
Lucia Farenzena
Presidente Consorzio Turistico Marmolada