BELLUNO Il coronavirus potrebbe essere la grande occasione di rilancio delle terre alte e delle Dolomiti bellunesi. Sembra un controsenso, ma non è così. Perché la vacanza in montagna non si presta ad assembramenti e affollamenti; al contrario: è considerata sicura e salubre anche dagli esperti. Quindi, il sistema bellunese è pronto a giocarsi fino in fondo le carte per la stagione estiva. Anche con progetti mirati di valorizzazione e di promozione. È quanto emerso dal direttivo della Dmo Dolomiti. Alla riunione, in videoconferenza, ha preso parte anche il nuovo consigliere provinciale con delega al turismo, Danilo De Toni. «La montagna bellunese è pronta a ripartire, dopo la chiusura anticipata della stagione invernale – afferma il presidente della Provincia, Roberto Padrin – la Provincia e la Dmo lavoreranno insieme, in collaborazione ai consorzi turistici delle diverse vallate bellunesi per non perdere la prossima stagione estiva. Anzi, per portare avanti una campagna promozionale che faccia leva sulla montagna sicura”. Lo ha detto nei giorni scorsi anche Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e teorico del distanziamento sociale, “in montagna il rischio di contrarre il virus è piuttosto basso, mentre se si va in contesti affollati è diverso”. Per Giuliano Vantaggi direttore della Dmo sarà importante fare leva sulla “grande bellezza” avendo le montagne più belle del mondo, paesaggi, arte, cultura e gastronomia strepitosi. Sulla partita del rilancio turistico ci sarà anche un impegno ancora più deciso del Fondo Comuni di confine, e verrà dato il supporto necessario agli operatori del territorio affinché sappiano come muoversi nei confronti della clientela che chiede informazioni.