ALPAGO L’ Amministrazione comunale di Chies d’Alpago assiste all’ennesima razzia da parte dei lupi sul territorio e allo sconforto degli allevatori, nei quali sempre più prende piede la triste idea di desistere. “La maggior parte dei nostri allevatori – si legge in un documento sottoscritto in Comune -sono persone legate alla terra e alla pratica dell’allevamento da una passione che ha radici secolari. Un’attività quindi che continua, nonostante non sia così remunerativa, affiancata spesso ad altri lavori e dove sono quest’ultimi a garantire la sussistenza delle famiglie. Ma allora viene da chiedersi il perché di tanta preoccupazione da parte di un’Amministrazione. Le motivazioni sono presto spiegate dalle note conseguenze derivanti dall’abbandono e dall’incuria del territorio montano, a partire innanzi tutto dal dissesto idrogeologico. I costi rischiano di diventare sul medio termine incalcolabili. A rischio non ci sono solo gli allevamenti, ma l’intero futuro di una Comunità che da troppi anni vive l’emorragia continua dello popolamento per scelte che non dipendono da lei, sentendosi considerata alla stregua di un parco giochi di qualcun altro. La nostra montagna vive oggi in uno stato di emergenza in cui la questione lupo rappresenta forse la goccia che farà traboccare il vaso, ma di emergenza si tratta, anche se meno sentita da chi non la sta vivendo sulla sua pelle, e come tale andrebbe trattata da chi di dovere.