LE DOMANDE CHE PONE CRISTIANO FANT Siamo Tutti Animali – Movimento Antispecista Bellunese
“Un evento che era solo in lista d’attesa e che, come previsto è accaduto, sfociando in tragedia. Poco dopo sono intervenuti i Carabinieri per i rilievi del caso e un veterinario. Sarà compito della magistratura indagare per appurare i fatti ma molte domande non possiamo non porle già adesso. Il cane, risulta che fosse stato messo in classe di pericolosità dal servizio veterinario pubblico; il proprietario risulta persona “nota alle Forze dell’Ordine” e conosciuto dai cittadini agordini che in molte occasioni si sono lamentati del comportamento dell’individuo e dei suoi compagni. Come può, questo tipo di persone, possedere animali di razze considerate sino a qualche anno fa pericolose? Come è possibile che queste persone non possano essere messe in condizioni di non nuocere a se stesse e agli altri? Cos’altro dobbiamo aspettarci? Venerdì è morto un cane, un essere innocente, colpevole solamente di essere finito nelle mani sbagliate. Su chi ricade la colpa di questa morte? La popolazione agordina ma non solo, la popolazione dell’intera provincia bellunese ha paura. Non è infatti questo il primo episodio di violenza nel territorio, causato da questo genere di persone a danno di privati cittadini. Persone picchiate, furti nei negozi, atti intimidatori verso le Forze dell’Ordine, usando i cani come arma. È tipico di queste persone avvalersi di molossoidi come cani da difesa personale che, aizzati contro le persone si pongono in violazione della normativa vigente. La provincia bellunese sta affrontando una situazione nuova e la popolazione non può affrontarla da sola. Le Forze dell’Ordine e gli organi preposti alla sicurezza e alla prevenzione nonchè alla repressione dei reati devono agire in fretta afinchè episodi spaventosi come questo non accadano più. Va detto che la normativa presenta serie lacune in tema di tutela animale, lacune che devono essere colmate in fretta. Siamo Tutti Animali – Movimento Antispecista Bellunese aspetta delle risposte concrete da parte degli organi preposti ai controlli perchè non è accettabile che eventi come quello accaduto venerdì sera ad Agordo, si ripetano ancora”.