“Assoluta inadempienza dell’Enel, finora non è stata di parola e di conseguenza ha bloccato l’esecuzione di tutte le successive fasi”.
CENCENIGHE Estate, voglia di passeggiate ed escursioni. È cosa nota che la tempesta Vaia ha modificato notevolmente l’ambiente e tra le tante conseguenze ha compromesso la percorribilità di sentieri sia di bassa che di alta quota. A distanza di quasi due anni alcuni sono stati rimessi a posto, altri rimangono ancora chiusi essendo impraticabili o perché, per ragioni di sicurezza, sussiste un’ordinanza comunale che ne vieta il transito. È il caso della storica mulattiera per Fontanelle, che collega Cencenighe con San Tomaso. Recuperata una decina di anni fa con uno specifico progetto, è stata danneggiata notevolmente da Vaia che ha causato la caduta di piante, di tralicci e cavi della linea elettrica rendendola in qualche tratto quasi irriconoscibile rispetto a prima. L’ordinanza ne ha decretato la chiusura per ragioni di sicurezza e lo è tuttora, nonostante la mulattiera sia stata pulita dalle piante, ma non lo è per i cavi e i tralicci: i primi a terra o a penzoloni, gli altri rovesciati, piegati e, in alcuni punti, in posizione precaria. Uno ha addirittura un’estremità appoggiata ad un ramo di un albero e completamente di traverso sopra la strada. Sull’argomento è stato sentito il sindaco di Cencenighe, Mauro Soppelsa «Purtroppo, in questo caso, il lavoro coinvolge tre soggetti: Enel per quanto riguarda i cavi e i tralicci danneggiati, Terna che è interessata a quelli dell’alta tensione posti più in alto rispetto alla mulattiera e Veneto Strade, dal momento che sotto passa la regionale e deve essere garantita la sicurezza del transito. In conseguenza all’eccezionale evento meteorologico, Veneto Strade ha eseguito i lavori in tempi veloci, Terna ha collaborato in modo preciso per quanto di sua competenza. Quello che è mancato assolutamente è l’Enel». Alla metà di settembre di un anno fa, era stato fatto un sopralluogo da parte del Comune, Enel, Terna e una ditta di esbosco. In quella circostanza l’Enel, tramite il suo rappresentante, aveva dato rassicurazioni che i lavori sarebbero iniziati ai primi di ottobre. Questo sarebbe stato il primo passo poiché nella fase successiva sarebbe intervenuta Terna. Con la rimozione dei cavi a terra, dei tralicci e la pulizia, la strada per Fontanelle sarebbe stata di nuovo percorribile in sicurezza. Non è stato così. A quanto pare e dalle parole del sindaco si evince che Enel finora non è stata di parola e di conseguenza ha bloccato l’esecuzione di tutte le successive fasi. Da come ha precisato Soppelsa, l’autunno scorso il Comune ha presentato all’Enel una richiesta di chiarimento visto che la data non è stata rispettata. Una risposta che finora non è arrivata. Lo stesso operatore Terna ha sollecitato Enel per avere una data credibile intorno all’inizio dei lavori. Il periodo di chiusura legato all’emergenza Covid-19 ha fatto il resto e da allora non si è saputo più nulla. Il sindaco sottolinea l’assoluta inadempienza di Enel in questa questione.
Spostandosi di qualche chilometro, rimane attiva da novembre 2018 un’altra ordinanza quella di chiusura del ponte in località Triól de la Cros, sempre in conseguenza alle eccezionali precipitazioni di fine ottobre di due anni fa, quando il Biois aveva danneggiato la spalla sinistra del ponte, quella che ricade in comune di Vallada. Il problema riguarda particolarmente il passaggio di mezzi come i trattori che per raggiungere Tavernole devono percorrere la SP 346 fino a Vallada e scendere verso Mulan. Per il rifacimento del ponte è stata presentata richiesta di finanziamento durante la prima e la seconda annualità di Vaia, ma l’opera non è stato finanziata. L’intenzione è quella di presentarla il prossimo anno per la terza annualità, conferma Soppelsa. Parallelamente, e questa costituirebbe la seconda possibilità, va avanti il progetto della ciclabile della Valle del Biois, ma i tempi non sono brevi.