E’ una tradizione popolare veneta che consiste nell’usanza di porre, nella notte fra il 28 e il 29 giugno (festività dei santi Pietro e Paolo), un contenitore di vetro riempito d’acqua su una finestra, e nel fargli colare dentro un albume d’uovo (e con i tuorli, perché chiamarli rossi anche no, si fa lo sbatudin). Il contenitore deve essere lasciato per tutta la notte all’aria aperta, per assorbire la rugiada. Il mattino seguente l’albume avrà preso la forma della barca di San Pietro. A seconda della forma che prende il veliero, si preannuncia buono o cattivo tempo e di conseguenza, buono o cattivo raccolto. Se la barca ha le vele aperte, allora si prevedono giornate di sole, se sono chiuse e strette indica pioggia in arrivo. In generale, un bel veliero con molte vele aperte promette un’ottima annata di raccolto.
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