BELLUNO
DI DANIELE DALVIT
pista da Bob a Cortina. ECCOLA LA RISPOSTA DEI SINDACI: “SI VALUTI L’IPOTESI INNSBRUCK
La Provincia “vira”, cambio di rotta ma non per tutti. Il presidente Roberto Padrin si sfila, preferisce astenersi piuttosto che fare squadra con la maggioranza. Fa altrettanto il consigliere Fabio Luchetta sindaco di Vallada. Nell’ordine del giorno il primo firmatario è l’ex sindaco di Feltre Paolo Perenzin.
L’ORDINE DEL GIORNO PER INNSBRUCK E’ STATO VOTATO DA: Paolo Perenzin, Mario De Bon, Simone Deola, Monestier e Lucia Da Rold.
AL MOMENTO DEL VOTO SONO USCITI DALL’AULA I CONSIGLIERI DI CENTRO DESTRA Danilo De Toni, Dario Scopel Mattia Gosetti. Assente Serenella Bogana.
CONSIDERAZIONI CON CONFLITTO D’INTERESSI Il sindaco di Cortina è sconcertato (come tutti i bellunesi che guardano con disgusto ai 124 milioni di euro). E’ sconcertato perché la Provincia si è messa di traverso. Secondo il primo cittadino ampezzano l’impianto arricchisce le Dolomiti ma evidentemente in Provincia non la pensano tutti come lui, nemmeno le migliaia di persone che hanno invaso Cortina per dire NO chiaro e rotondo ai mega progetti cortinesi.
BELLUNO Il Consiglio Provinciale di Belluno ha votato a favore di un ordine del giorno presentato dai consiglieri di “Provincia Comune 2030”, chiedendo una valutazione sulla possibilità di utilizzare la pista da bob di Innsbruck per le Olimpiadi Invernali del 2026, anziché costruire un nuovo impianto a Cortina. L’ordine del giorno è stato approvato con cinque voti favorevoli e due astensioni. Il sindaco di Innsbruck ha presentato un cronoprogramma che prevede l’adeguamento della loro pista da bob entro la primavera del 2025, rendendo questa opzione una potenziale alternativa vantaggiosa. Tuttavia, alcuni consiglieri hanno espresso preoccupazioni riguardo alla cancellazione del progetto del Cortina sliding center, sostenendo che la pista da bob era parte integrante della candidatura di Milano-Cortina alle Olimpiadi del 2026. Il presidente ha sottolineato che la questione è divisiva e non rientra nelle competenze della Provincia, ma piuttosto nelle decisioni del Governo italiano, della Fondazione Milano Cortina 2026 e della Regione del Veneto. Ha anche evidenziato i problemi legati all’aumento dei costi e ai tempi sempre più stretti per la realizzazione.
“Il mio sarà un voto di astensione» ha detto il presidente Padrin. «Bisogna avere la consapevolezza che se dovesse risultare che l’ipotesi Innsbruck è percorribile, è il caso che il governo italiano e quello austriaco trovino subito un accordo. Ma se l’ipotesi non dovesse essere percorribile, si sgombri subito il campo dagli equivoci, evitando ulteriori speculazioni attorno all’argomento».
La pista da bob a Cortina è argomento quanto mai divisivo. Lo dimostrano anche presenze e assenze alla seduta del consiglio, cosa mai accaduta prima
«Non è mai facile decidere di fare opere come questa» ha detto il consigliere Fabio Luchetta. «Ma la pista da bob faceva parte del dossier olimpico con cui è stato possibile inserire Cortina nei Giochi 2026. Nel 2022 questo stesso consiglio si è espresso a favore della pista da bob. Siamo proprio d’accordo nel voler cancellare la possibilità di riqualificare il vecchio impianto Eugenio Monti, e quindi perdere una delle poche discipline olimpiche che si disputeranno nel nostro territorio?».
Oltre a questa discussione, il Consiglio ha approvato debiti fuori bilancio per finanziare lavori urgenti di difesa del suolo, inclusi quelli al Passo Tre Croci, e ha stanziato fondi aggiuntivi per ulteriori interventi di difesa del suolo. Infine, è stato approvato un nuovo schema di convenzione per l’adesione al servizio provinciale della Stazione unica appaltante, tenendo conto delle ultime normative, con diversi Comuni già convenzionati e altri in procinto di aderire. La Stazione unica appaltante ha gestito una serie di appalti di opere e gare per la Provincia per un totale di oltre 40 milioni di euro nell’ultimo anno.