di RENATO BONA
Ci avviamo a conclusione dell’esperienza del quinto itinerario (su sei) fra la “Pittura dell’Ottocento nel Bellunese” accompagnati dal libretto-guida edito alla Provincia di Belluno nel 2007 con testi di Emanuela Rollandini su progetto grafico e stampa della trevigiana Grafiche Antiga di Crocetta del Montello, e numerose belle fotografie di enti, associazioni e privati. L’itinerario di cui ci occupiamo oggi è quello che va da Perarolo a Santo Stefano di Cadore, che comincia proponendo la chiesa di San Nicolò di Perarolo, che venne edificata nel 1862 in stile lombardesco su progetto – finanziato dalla famiglia Lazzaris Costantini – del vicentino architetto Antonio Caregaro Negrin. Nell’occasione, i benefattori pagavano anche per la sistemazione del giardino della villa di famiglia, purtroppo non più esistente come del resto la navata dell’edificio sacro, demolita con la facciata nel 1897, conservando la sola zona absidale. Vi si trova di Tommaso Da Rin (Vigo di Cadore 1838 – Venezia 1922) l’olio su tela del 1885 “Sant’Antonio da Padova, Francesco e Luigi in adorazione del Bambino”, e di Giuseppe Ghedina (Cortina 1825-1896) che propone pure un olio su tela, del settimo decennio del XIX secolo: “Madonna Addolorata”. Di cui la Rollandini scrive che è “su un trono di geometrica essenzialità, entro una nicchia dal disegno altrettanto rigoroso, con luci e ombre che delineano nette alternanze di piani chiari e scuri, In questo spazio dominano la linee ortogonali, l’asimmetria del corpo che cede al dolore, diventa un canale espressivo di rara intensità. Ai piedi della Vergine i simboli della passione si dispongono come in una natura morta, coerentemente con il gioco sottile di equilibri geometrici che sostiene la composizione, frutto di una personale riflessione sui linguaggi figurativi che caratterizzano la tarda età romantica. La tela, vero e proprio capolavoro del pittore nell’ambito della tematica sacra, è tradizionalmente assegnata al 1862 in concomitanza alla costruzione dell’edificio sacro. Ci spostiamo nella chiesa di San Bernardino da Siena a Pelos dove c’è di nuovo Tommaso Da Rin, stavolta con “Madonna ed il Bambino con i santi Fermo e Rustico”. Olio su tela del 1876: “…Al modello idealizzante cinquecentesco sfugge la figura di san Rustico che mostra tutta la sua pesantezza di uomo anziano con la schiena curva, gli abiti spiegazzati e la calvizie che avanza, infondendo alla scena una vena di più spiccato realismo”. Altra sosta, stavolta nella chiesa di Sant’Antonio Abate di Laggio dove lo stesso autore propone “Sant’Antonio Abate, san Carlo e Floriano”, olio su tela del 1868, con Emanuela Rollandini che puntualizza: “Quando Da Rin dipinge la pala per la “sua Laggio”, il luogo dove aveva trascorso la prima giovinezza, ha alle spalle un lungo soggiorno veneziano, cui deve la sua formazione, maturata alla scuola di Michelangelo Grigoletti e Carlo Blaas. Pochi anni dopo la sua collocazione, il dipinto viene lodato per ‘le figure che traspirano dai volti un vago soffio di mistico candore’ (Ronzon 1876) diverso per ognuno dei personaggi, capaci di mantenere intatta la propria individualità… Il pittore rivela tutta la su abilità nel definire il ricco pivale di san Carlo, creando un contrasto, non solo cromatico, con il padre del monachesimo sullo sfondo…”. Ed eccoci nella chiesa di San Martino di Vigo di Cadore per la quale Da Rin ha dipinto, olio su tela del 1880, “Cacciata dei mercanti dal tempio” e “Sacra famiglia con i santi Rocco e Sebastiano”, olio su tela dell’ultimo decennio del XIX secolo, con la Madonna che “si offre al nostro sguardo in una posa simile a quella utilizzata dal pittore per la pala di Villanova di Borca di Cadore, così come risulta ricorrente la gestualità di san Rocco…”. Lorenzago: chiesa della Madonna della Difesa (chiesetta votiva demolita nel 1841 dopo una serie di incendi che ne avevano compromesso gravemente la stabilità, ricostruita entro l’anno successivo!): Rocco Pittaco (Udine 1822-Vicenza 1898) propone “Madonna con il Bambino e i santi Gioacchino e Anna appaiono ad un appestato”, olio su tela della metà del XIX secolo. Il piccolo presbiterio dell’antica chiesa accoglie altri due dipinti ottocenteschi. Sulle pareti laterali sono infatti collocate due opere tarde e piuttosto convenzionali di Giuseppe Gallo De Lorenzi (Soligo di Treviso 1790-Venezia 1858) mentre il lavoro di Pittaco è collocato al centro. Conclusione del quinto itinerario nella chiesa di Santo Stefano di Cadore dove ritroviamo Tommaso Da Rin con “Sant’Antonio da Padova con il Bambino”, olio su tela del 1884, e “San Giuseppe con il Bambino” sempre olio su tela dello stesso anno, dipinti che sono posti uno di fronte all’altro sui due secondi altari laterali e “propongono una delle coreografie più tradizionali e amate dalla devozione popolare. Da Rin descrive la vivacità del Bambino e le espressioni intenerite dei santi con vivido realismo, offrendo alla meditazione religiosa dei fedeli un soggetto calato in un’atmosfera addolcita e familiare. In chiusura, l’autrice specifica che “Lungo questo itinerario si incontrano altre opere di Tommaso Da Rin, alcune delle quali eseguite oltre lo scadere del secolo: a Lozzo la “Pietà” nella chiesa di San Lorenzo, la “Madonna di Loreto con i santi Lorenzo e Antonio da Padova” e “L’educazione della Vergine” per la chiesetta di Santa Maria di Loreto; a Vigo i cinque ritratti della Biblioteca storica cadorina; a Lorenzago i “Santi Rocco, Sebastiano e Fabiano” nella chiesa dei santi Ermagora e Fortunato. Vanno inoltre segnalati gli affreschi attribuiti a Girolamo Moech di casa Cadorin a Lorenzago”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro-guida “La pittura dell’Ottocento nel Bellunese. Itinerari”): chiesa di San Nicolò a Perarolo di Cadore; santi Antonio da Padova, Francesco e Luigi in adorazione del Bambino, di Tommaso Da Rin; particolare della stessa opera; di Giuseppe Ghedina: “Madonna Addolorata”; chiesa di San Bernardino da Siena a Pelos; “Madonna con Bambino e i santi Fermo e Rustico; chiesa di Sant’Antonio Abate di Laggio; santi Antonio Abate, san Carlo e Floriano; chiesa di San Martino di Vigo di Cadore; “Cristo tra i fanciulli”, “Cacciata dei mercanti dal tempio” e “Sacra famiglia con i santi Rocco e Sebastiano”, tutti lavori di Da Rin; chiesa della Madonna della Difesa di Lorenzago; “Madonna con Bambino e i santi Gioacchino e Anna”; chiesa di Santo Stefano di Cadore; Sant’Antonio da Padova con il Bambino; San Giuseppe con il Bambino.