BELLUNO La lettera aperta della presidente di Confartigianato Belluno Claudia Scarzanella per tracciare la strada del 2021.
Ci lasciamo alle spalle un anno orribile. Tremendo per molte famiglie, che hanno subito lutti e dolore. Disastroso per le imprese e l’economia. E a pagarne il prezzo più alto, ancora una volta, sono stati anche gli artigiani, il motore produttivo del nostro territorio. Nel bilancio di fine anno non possiamo ancora misurare in numeri le perdite che il 2020 ha segnato, perché l’onda lunga della crisi pandemica si farà sentire inevitabilmente anche nel 2021. Ma abbiamo il dovere di pensare fin da ora a come porvi rimedio. Nella speranza che il vaccino anti-Covid lanciato nei giorni scorsi possa traghettarci fuori da questa assurda situazione. E anche con la consapevolezza che rimboccandoci le maniche, come abbiamo sempre fatto, saremo in grado di rialzare ancora una volta la serranda delle nostre attività, per portare avanti quello che sappiamo fare meglio: il nostro lavoro. Noi faremo la nostra parte. Ma vista la crisi che ha colpito gli artigiani, ci sentiamo di chiedere un 2021 tax free per le microimprese; specialmente per quelle che con le misure anti-Covid hanno sofferto e continuano a soffrire. Penso a bar e ristoranti, pasticcerie, gelaterie e tutto quello che ruota intorno. Penso al settore del benessere, alla filiera del turismo, ai trasporti e al noleggio con conducente che sono rimaste bloccate praticamente da marzo. L’associazione ha lavorato per ottenere risposte concrete: un fondo da 100mila euro a sostegno garantito dalla Provincia, e un tavolo trasporto con Dolomitibus per integrare pubblico e privato. Ecco, nel 2021 dovremo continuare su questa strada, per creare alternative sostenibili, giochi di squadra e guardare così oltre la crisi. Allo stesso modo stiamo lavorando su tutto quello che riguarda il Superbonus 110%, grande occasione per un settore, quello della casa, che era fermo da anni. Il fatto di intervenire sull’edilizia esistente e riqualificarla non è un’occasione solo per il mercato e il lavoro, ma anche per il territorio: Confartigianato ci crede da tempo e da tempo è attiva per la creazione di modelli di sviluppo sostenibile. Per noi la sostenibilità è anche garantire possibilità di sviluppo all’imprenditoria giovane e femminile, motivo per cui anche nel 2021 intendiamo mettere in campo le nostre forze per costruire progetti innovativi e agevolare l’intercettazione di bandi e fondi, così come abbiamo collaborato con la Regione Veneto per l’avvio del percorso di riconoscimento della figura di “maestro artigiano”. Negli ultimi mesi, nonostante le difficoltà legate alla situazione Covid, abbiamo avviato il progetto di Business Tools, a supporto della digitalizzazione, oltre a un un percorso apposito per l’occhialeria. La normale prosecuzione nel 2021 ci darà modo di spingere ancora di più verso la ripresa. Sarà fondamentale cambiare il profilo del territorio, oggi periferico e chiuso in se stesso. La ricetta per renderlo centrale e aperto al mondo, agli investimenti, ai talenti è una fiscalità di vantaggio: adesso i tempi sembrano davvero maturi per dare la svolta. Anche perché abbiamo di fronte una sfida che non possiamo lasciarci sfuggire: le Olimpiadi 2026. Le possibilità per intervenire nelle scelte strategiche che riguardano il territorio, e anche per partecipare al processo di costruzione del grande evento sono enormi: la triangolazione con Fondazione Milano-Cortina, Confartigianato Veneto e Confartigianato Lombardia è già stata avviata. Il palcoscenico olimpico poi sarà la vetrina ideale in cui valorizzare i prodotti del made in Belluno e le attività locali, in continuità con due progetti nati nel 2020 e destinati a proseguire e a crescere. Si tratta di “Mirabilia” e “De Artibus”, sviluppati appositamente per dare valore al “saper fare” bellunese e rilanciare la figura dell’artigiano. Il giusto mix tra strumenti digitali e tradizionali (come la nostra vetrina in Piazzale Resistenza) potrà essere la chiave anche nel 2021. Un anno che è tutto nelle nostre mani. Perché ogni uomo è artigiano del proprio destino. E noi, per l’appunto, siamo artigiani.