BELLUNO In Tribunale a Bellunoè stato espresso un parere, favorevole a porre fine alle sofferenze della giovane feltrina, Samantha D’Incà costretta allo stato vegetativo. L’indicazione è arrivata dal procuratore Paolo Luca, così’ come già si era espresso in proposito il Comitato Etico del’Ulss1 Dolomiti. No dunque all’accanimento terapeutico come chiesto più volte a gran voce e tante lacrime dalla famiglia della trentenne. Ora toccherà al Giudice del Tribunale, Umberto Giacomelli prendere l’impegnativa decisione.
Una dolorosa vicenda quella di Samantha D’Incà, la giovane donna di trent’anni che dopo un banale incidente si trova da 11 mesi in uno stato vegetativo che mai e poi mai avrebbe accettato di subire. La famiglia è ricorsa al giudice tutelare per ottenere ciò che Samantha avrebbe voluto: il distacco da quell’alimentazione artificiale che i la tiene in vita contro la sua volontà. Alla famiglia non è rimasto che ricorrere per le vie legali, impugnare il decreto del giudice tutelare, appellarsi per avere Giustizia.