BELLUNO “Il momento non è facile e le incertezze rimangono molte, in tantissimi settori. Il trasporto pubblico locale – soprattutto nei collegamenti extraurbani tra le zone marginali e i paesi di montagna con i centri maggiori, come nel caso della nostra provincia – è però un servizio primario e irrinunciabile, che deve essere riattivato con celerità e in via prioritaria”. Così il consigliere provinciale con delega alla mobilità e ai trasporti Dario Scopel, a commento di una lettera inviata in queste ore ai vertici di Dolomiti Bus e firmata congiuntamente al presidente della Provincia Roberto Padrin. “Al momento, sottolinea Scopel, stiamo erogando meno del 20% del servizio totale previsto per le linee extraurbane: per molti nostri concittadini che vivono in aree periferiche e non dispongono di un mezzo proprio è dunque quasi impossibile spostarsi. Nel momento in cui si delineano le nuove misure di allentamento delle restrizioni, dobbiamo dunque farci trovare pronti con un piano di riattivazione puntuale e sostanzioso; questo, naturalmente, nel pieno rispetto delle normative sulla sicurezza sia nazionali che regionali (sanificazione dei mezzi, distanziamento degli utenti, capienza massima dei mezzi). La nostra intenzione, aggiunge il consigliere delegato alla mobilità e al trasporto, è arrivare alla riattivazione di almeno il 50-60% del servizio, con priorità per quelle aree che soffrono maggiormente delle difficoltà di collegamento con il capoluogo e le altre cittadine della provincia”. Per questo, come detto, è partita in queste ore da Palazzo Piloni una lettera a firma congiunta tra lo stesso Scopel e il presidente Padrin all’indirizzo di Dolomiti Bus, per chiedere una rimodulazione del servizio e la proposta dei nuovi orari. L’iniziativa parte dalle previsioni di una forte riduzione di domanda di trasporto pubblico rispetto al periodo pre–emergenza (si stima a livello nazionale pari al 15%); è dunque il momento opportuno rimodulare i piani di servizio per raggiungere quel target di “riaperture” dell’ordine del 50 % che la Provincia si pone come obiettivo. Un piano, sottolinea la Provincia di Belluno nella missiva Dolomiti Bus, che potrà avvenire anche in diversi stralci, dando la precedenza alle esigenze derivanti da motivi di lavoro che dovessero manifestarsi a seguito delle aperture delle attività produttive nelle diverse aree della provincia; potrebbero altresì essere individuati dei servizi da attivare solo a chiamata. “Restiamo dunque ora in attesa della proposta operativa della società con tutti i dati utili e necessari per la programmazione della parte residua dell’orario invernale 19/20 (fino al 7 giugno), ma anche per il prossimo orario estivo. La partita della mobilità e del trasporto pubblico sono decisivi per il nostro territorio, più che mai in questa fase di emergenza o post-emergenza; occorre farsi trovare preparati fin da subito”, conclude Scopel