BELLUNO La Provincia toglie 1 milione di euro dalle manutenzioni stradali per indirizzarli sulla 251 della Val di Zoldo, ma guardando a ritroso ecco che mancano 140 milioni di euro. Il calcolo effettuato dalla Provincia fa riferimento ai mancati trasferimenti dallo Stato, azzerati a partire dal 2016. In particolare, dal 2004 al 2010, la somma ammontava a 15 milioni di euro l’anno. Nel 2011 la cifra è stata decurtata a 11 milioni, diventati 7,4 nel 2012. Il taglio è proseguito nel 2013 (5,2 milioni), nel 2014 (4 milioni) e nel 2015 (950mila euro). «Dal 2016 non sono più arrivate risorse statali dedicate alla viabilità e alle strade. Significa che abbiamo dovuto rinunciare a circa 137 milioni di euro in una decina di anni, mentre i chilometri di strade da gestire sono rimasti immutati» spiega il consigliere Luchetta. Solo negli ultimi anni, con una serie di stanziamenti occasionali, dedicati a interventi particolari, sono state previste ulteriori risorse statali: circa 26 milioni da spalmare tra il 2020 e il 2026, piccole cifre rispetto ai quasi 700 chilometri di viabilità da gestire. Per il Presidente della Provincia Roberto Padrin con 137 milioni di euro in dieci anni si possono programmare non solo manutenzioni ordinarie per la sicurezza di chi transita sulle strade, ma anche interventi importanti. Per la strada della Val di Zoldo sono stati investiti 2,1 milioni solo negli ultimi mesi e c’è un progetto presentato da Veneto Strade da oltre 30 milioni. “Per questo – dice Padrin – chiediamo un intervento del Governo, quanto meno per la Val di Zoldo e il Comelico, le cui opere costano meno dei 140 milioni di mancati trasferimenti statali”.