SELVA DI CADORE Come da ordinanza di Veneto Strade saranno necessari alcuni giorni in più per poter rendere transitabile in sicurezza la SP 20 per la stagione estiva. La situazione estremamente deteriorata della strada ha richiesto un intervento di fresatura, sottofondo in cemento e una prima stesura di asfalto necessarie per stabilizzare sedime dopo gli importanti interventi di drenaggio, consolidamento dei versanti, allargamento e rifacimento dei sottoservizi. L’apertura prevista dopo le 18.00 del giorno 10 luglio non sarà il termine definitivo dei lavori che continueranno ancora per diversi mesi con la realizzazione dei punti di accesso alle aree private, le finiture e la posa dell’illuminazione e dei rivestimenti . Seguiranno ulteriori fasi di asfaltatura da effettuarsi solo dopo il consolidamento definitivo del fondo stradale. Pertanto la riapertura avverrà con segnaletica gialla che permetterà l’accesso ma segnalando la situazione di cantiere, sarà comunque presente tutta la dotazione di sicurezza con la posa dei guardrail.
IL SINDACO DI SELVA DI CADORE SILVIA CESTARO
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Con grande gioia leggo della prossima riapertura della strada della Val Fiorentina: è notizia preziosa ed utile anche per me, facendo una battuta. Dopo le a noi ben note vicende di Vaia, più di una volta il parroco don Gabriele mi aveva fatto accenno al disagio sperimentato dalla propria gente nel percorrere la strada del “Belvedere” per scendere a valle. Dal 2 giugno, quella stessa strada la percorro anch’io più di una volta, dopo il vuoto lasciato dall’amato Don. Mi sono così reso conto, seppur solo in minima parte, dei sacrifici che le comunità di Colle, Selva e Pescul hanno sperimentato. Io sono solo “di passaggio”, ma desidero manifestare a tutti gli enti coinvolti un sincero apprezzamento per come si sono certo prodigati fin qua, auspicando che lo sbocco possa essere prima di tutto funzionale alla popolazione tutta, e in secondo luogo non meno importante anche ai turisti che raggiungeranno questo splendido angolo di Dolomiti.
Don Fabiano, vicario foraneo per l’Agordino e Livinallongo