ALLEGHE. Ben 43 anni dopo, la rassegna più famosa del canto corale di montagna è ritornata in riva al lago. Correva l’anno 1976 quando alla prima edizione aprì le porte l’allora cinema Esperia in centro al paese. Serata memorabile da tutto esaurito, dentro e fuori la sala. Cantavano i cori, soprattutto l’Agordino rispondeva con la solita grande solidarietà al bisogno di aiuto concreto per le popolazioni terremotate del Friuli Venezia Giulia. Sabato sera nella palestra di Caprile sono stati ricordati quei giorni, dal sindaco di Alleghe Danilo De Toni e dal vice presidente dell’Unione Montana Siro De Biasio, che hanno introdotto ad una serata fatta di bel canto. Non una competizione, piuttosto la maniera migliore per far conoscere gli sforzi di uomini e donne, le loro serate dedicate alle prove e anche quelle dove portano il marchio agordino a destra ed a manca cantando il territorio. Sul palco coreograficamente ben strutturato con il dipinto di Fabiano Nicolao (2012) il Coro Val Biois di Attilio Costa, già presente nel 1976 come il Coro Fodom oggi diretto da Lorenzo Vallazza, il coro femminile Col di Lana di Anna Devich e il coro ospitante di Siro De Biasio: Alpino Monte Civetta di Alleghe, entrambi i cori presenti alla rassegna dal 2011 quando abbandonarono il palco il Coro Agordo che con Salvatore Santomaso aveva promosso la prima edizione e il Coro Monte Pelsa di Cencenighe. Per la 44esima edizione dello spettacolo, ospiti eccezionali i giovani di Colle Santa Lucia Musicol di Mattia Troi. Ogni coro si è proposto con cinque cante, molte a firma di Bepi De Marzi, l’immancabile Signore delle Cime è stato affidato ai ragazzi di Colle Santa Lucia già applauditi a Caviola in una serata post vaia a dicembre e voci del brano “Belluno alza la voce”. Il Coro femminile del territorio Fodom ha incantato la platea anche con la Pulce d’acqua scritta da Angelo Branduardi il più famoso menestrello della musicalità italiana. Toccherà al territorio Fodom, tra un anno, ospitare e organizzare l’edizione del 45ennale.