RIVAMONTE Nel consiglio comunale del 1 luglio a Rivamonte il capogruppo di maggioranza Alessandro Maguolo ha duramente criticato Giuliano Laveder il compagno di squadra, o almeno compagno di squadra lo era in campagna elettorale. Laveder anche in questa legislatura ha preferito rappresentarsi in proprio non condividendo la “politica” del sindaco Nino Deon. Maguolo non era andato per il sottile. Radio Più lo ha testimoniato con la lunga diretta trasmessa sul canali facebook. Ecco dunque la dettaglia risposta di Laveder inviata anche alla nostra redazione.
A Maguolo
Prima di addentrarmi nel merito delle questioni, però, ci tengo a dirle che non nutro nessuna ira o astio nei suoi confronti; ricoprire una carica politica, di natura elettiva, comporta delle grandi responsabilità nell’amministrazione della cosa pubblica. Nel “gioco” politico ci si può scontrare sulle posizioni, schierarsi da una parte e dall’altra, ma mai e poi mai devono entrare in gioco le simpatie o antipatie personali, come ha fatto Lei nella lettera a me indirizzata. La responsabilità politica e l’età adulta di coloro che ne sono chiamati, dovrebbero garantire che ciò non accada mai. Evidentemente non è sempre così … Venendo al dunque: non capisco tutta questa irritazione a fronte delle mie istanze e interrogazioni su temi che stanno a cuore alla popolazione del Comune di Rivamonte. La questione Vaia e Covid-19, mi spiace dirlo, ma è solo una grande scusa. Evidentemente non Le è chiaro, Consigliere, che la responsabilità politica comporta il dovere di rispondere nel proprio operato sempre e comunque. Non comporta che, una volta eletti dal popolo, ci si rinchiuda all’interno della stanza Consiliare a decidere delle sorti di un Comune, senza che gli elettori e gli oppositori possano chiedere chiarimenti o spiegazioni (dimentica forse che siamo in una Repubblica democratica?). E non c’è Vaia o Covid-19 che tenga per sottrarsi a questi doveri! Per quanto riguarda le riprese fatte nella scuola, mi sono recato in loco con il Sindaco assieme alle due consigliere incaricate per il controllo della scuola (Monica Canali e Gnech Francesca) con il compito, espressamente richiestomi dal Sindaco stesso, di fotografare tutto. Ho ritenuto più efficace filmare la situazione, così oltre alle immagini ci sono i commenti dei presenti che confermano le mie parole. Non è assolutamente vero che avrei reso pubbliche le foto; mi sono limitato a mostrare il filmato ad alcune mamme anche su richiesta del Sindaco, perché il giorno dopo ci stavano aspettando preoccupate perché qualcuno aveva raccontato in giro che era intenzione dell’amministrazione comunale far chiudere la scuola (cosa non vera). Per chi mi conosce sa bene che per me i bambini sono cittadini da valorizzare a RIVAMONTE; se mancassero le scuole e bambini il paese sarebbe morto. Riguardo alle piante di Lach si trattava di centinaia di piante di privati (non solo 5), e ho poi saputo che c’erano anche altre piante del comune nella zona sopra Lach – circa 35-40 mc – (si possono contare facilmente i ceppi) e poi un altro pezzo del comune che si trova prima di Lach (denominato bosco del Littorio). Queste piante dove sono finite? Le piante sono state prelevate da VERSEGALA fino alla frazione Casera. Pochi proprietari ne erano a conoscenza. L’ordinanza parlava di due metri ai lati della strada ma, in realtà, sono state prelevate anche a 30 metri, quindi senza che rappresentassero un pericolo per la strada. Ho fatto due interrogazioni chiedendo dove fossero finite tutte le piante e a quale ditta sia stato dato l’incarico per portarle via. Anche su questo, nessuna risposta! Riguardo la strada SEP SCHENA, sono passati SETTE MESI dall’ordinanza di chiusura e, pur con molti dubbi sulla sua legittimità, vige ancora l’ordinanza di divieto di transito per mezzi e pedoni; non ci sono altre strade per raggiungere la frazione. I residenti in quella frazione come dovrebbero fare per raggiungere le loro abitazioni? Forse dovrebbero volare? Quanto alle mie dimissioni per rispetto ai miei elettori, in questi giorni verbalmente e con vari messaggi sui social molta gente mi ha raccomandato di continuare e controllare e tenere informata la popolazione, certamente non tutti sono interessati e nemmeno hanno il computer. Comunque la popolazione sa Premiare o bocciare chi fa bene o male, io mi sono presentato quattro volte e sempre eletto con un discreto numero di voti, quindi so che buona parte della popolazione mi sostiene. Forse le mie dimissioni servirebbero per non aver nessun controllo sul vostro operato, ma invece ci sarò, e ci saranno i miei scritti per informare la popolazione. Perciò avremo modo senz’altro di rivederci presto e di continuare il confronto – mi auguro in modo più rispettoso e costruttivo – perché non intendo arrendermi all’idea che un’Amministrazione Comunale si risenta dell’essere chiamata a rispondere delle decisioni (o delle mancate decisioni) che riguardano la vita e il benessere dei cittadini che amministra.