di RENATO BONA
Renato Fiabane e Lionello Fiori hanno realizzato (luglio 2000, Tipografia Piave) il pregevole volume intitolato: “Un secolo in corriera nella provincia di Belluno”, voluto da DolomitiBus e con il contributo della Provincia, dei Comuni di Belluno e Sedico, del Comitato festeggiamenti Bribano e del Circolo bellunese “Berto Gidoni” – Auto-moto d’epoca”. In questa occasione ci occupiamo di due storie: quella della S.A.D., che sta per Società automobilistica Dolomiti, e quella della A.C, cioè la Automobilistica Cadore. Con le testimonianze, su esperienze personali, di: Virginio Marchet, autista e meccanico di Anzù di Feltre che iniziò l’attività nel dicembre 1947 a Feltre dove “la Sad aveva una ventina di corriere sempre in servizio e qualche altra di riserva per le emergenze”; Heros Deppi di Domegge di Cadore, prima capostazione nella Ferrovia delle Dolomiti e poi dipendente della Sad; Valentino Ribul Alfier, di Padola di Comelico Superiore, autista assunto il 5 giugno 1951: “feci tutte le linee di competenza della zona ampezzana: Auronzo-Cortina-Tre Croci-Misurina e successivamente Calalzo-Padola; il servizio comprendeva il trasporto di passeggeri, posta, bagagli e tutto quello che si poteva caricare… cessai il servizio nel 1980 e la Sad mi premiò per i tanti anni trascorsi alle sue dipendenze con una medaglia e un attestato di sincero e meritato riposo”; Armando Sossai di Sedico; infine Antonio Baldovin, titolare della A.C. che faceva l’autista ed il bigliettaio. La Sad è nata in quel di Cortina nel 1927 per operare nel settore del turismo d’élite quale è quello della “Perla delle Dolomiti” e da subito è cresciuta estendendosi anche a Bolzano (dove la sede fu trasferita nel 1958) e nel resto dell’Alto Adige. Oltre al turismo dei villeggianti era impegnata a soddisfare anche le esigenze della gente comune: studenti, lavoratori, ambulanti, in particolare nel Cadore, Ampezzano, Pusteria (da Pieve a Cima Sappada, da Candide a Cortina, da San Candido a Calalzo. da Dobbiaco a Tai) con diverse corse giornaliere; con minor frequenza garantiva anche corse per Belluno e nel Feltrino era presente con linee di collegamento dirette verso Bolzano e non solo. Per anni Cortina ospitò la sede amministrativa e l’officina (un’altra sede era a Feltre) mentre nelle località più importanti erano attivi piccoli uffici per la vendita di biglietti e per fornire informazioni al pubblico. Nel 1993 cedette le linee del Feltrino e del Primiero all’Atesina e nel 1984 le restanti a DolomitiBus. L’azienda era impegnata anche nell’Ampezzano e in Cadore e collegava quotidianamente Calalzo alle più importanti località; vanno inoltre ricordate le linee stagionali: Calalzo-Misurina-Tre Cime di Lavaredo e Calalzo-Vigo-Casera Razzo. Dal 1967 collegava con una corsa settimanale Sappada e Milano e sempre settimanalmente organizzava gite estive da Auronzo alla Marmolada e da Pieve per il Giro dei cinque passi. Per qualche anno in funzione pure le linee gran turismo Cortina-Venezia e Cortina-Milano e due linee extraregionali: Trento-Belluno e Trieste-Sappada-San Candido-Bolzano-Merano. Concludiamo la rassegna con la Automobilistica Cadore nata nei primi anni ‘80 dopo l’abbandono del Veneto da parte della Società automobilistica Dolomiti: vi confluì tutto il personale ad eccezione di quello di Cortina che gestiva separatamente la Calalzo-Cortina. Furono 45 le corriere spostate fuori provincia e ciò provocò una certa precarietà nel servizio, superata grazie all’impegno dei dipendenti e al nuovo capogruppo Roberto Del Longo. Comunque le linee vennero date in gestione per conto della Regione, alla Fap e alla Atvo, entrambe di San Donà di Piave e l’azienda visse momenti di difficoltà “che vennero superati con l’incontro del 16 marzo 1982 tra il presidente Pianura e quello del Consorzio di bacino di Belluno, D’Incà con i sindacati: si procedette alla pianificazione dei bilanci, del personale e dei mezzi e quindi il 1. luglio 1982 confluì nella DolomitiBus.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “Un secolo in corriera nella provincia di Belluno”): autocorriere in sosta nella stazione ferroviaria di Calalzo; anno 1951: Alfa Romeo 550 in sosta nella piazza di Santo Stefano di Cadore, in primo piano l’autista Valentino Ribul ed il bigliettaio; anni ‘50’: corriera Sad in servizio sulla Padola-Belluno; Fiat 666 carrozzata Sicca della ditta Sad; anno 1960: Fiat 306 Sicca Gt in servizio nelle linee dolomitiche; anno 1958: corriera della Sad in sosta alla stazione di Feltre in occasione di una gita turistica; l’autista Caneve davanti a un mezzo Sad; lo stesso autista posa per un’altra foto-ricordo durante una sosta; anni ‘60: Om Leoncino carrozzata Barbi in servizio sperimentale sulla Lozzo di Cadore-Pian dei Buoi.