di Dino Bridda
BELLUNO Nel lontano giugno 1921 un gruppo di reduci della prima guerra mondiale fondò la Sezione di Belluno dell’Associazione Nazionale Alpini, sorta due anni prima. I nuclei fondanti furono quelli dei Gruppi di Forno di Canale (oggi Canale d’Agordo) e di Calalzo di Cadore. Pertanto è ormai ora di celebrare il Centenario. Il calendario degli eventi commemorativi si aprirà con una grande cerimonia per ricordare tutti i caduti e sarà un prologo che coinvolgerà non solo la compagine associativa, ma anche altre componenti della società civile provinciale. Così ne parla il presidente Lino De Pra: «L’appuntamento è per domenica 18 ottobre al Sacrario di Pian di Salesei con inizio alle 10. Alla manifestazione abbiamo invitato i rappresentanti dei 44 Gruppi della Sezione, i presidenti con i labari delle Sezioni A.N.A. del Triveneto, i sindaci con i gonfaloni dei 16 Comuni dell’Unione Montana Agordina, le delegazioni delle associazioni combattentistiche e d’arma della provincia di Belluno, oltre alle autorità di Regione ed Enti locali. Con questa iniziativa intendiamo rendere omaggio a chi ci ha preceduto sacrificando la propria giovane vita sull’altare del dovere, ma affermando, nel contempo, che il nostro intento di oggi è camminare sulla strada della libertà e della pacifica convivenza tra i popoli». I particolari della mattinata sono nelle parole del vice presidente vicario Ezio Caldart: «Dopo l’alzabandiera e gli onori ai caduti, il saluto agli intervenuti sarà dato dal capogruppo A.N.A. di Livinallongo del Col di Lana Luca Deltedesco e dal presidente sezionale Lino De Pra. Seguiranno gli interventi delle autorità presenti e la celebrazione della S. Messa che sarà officiata da mons. Sandro Capraro, assistente spirituale della Sezione A.N.A. di Belluno, e dal cappellano militare don Lorenzo Cottali. Chiuderanno la cerimonia la recita della “Preghiera del Caduto” e l’intervento del presidente nazionale A.N.A Sebastiano Favero. I vari momenti saranno sottolineati dai canti del coro “S. Giacomo” della Pieve di Livinallongo e dalla Banda da Fodom». Aggiunge il coordinatore sezionale della Protezione civile Ivo Gasperin: «Per l’occasione sarà a disposizione un apposito servizio navetta dall’incrocio per Laste-ingresso Digonera e, da parte nostre, assicuriamo che tutta la manifestazione si svolgerà in ossequio alle norme anti Covid-19 con l’obbligo dell’uso della mascherina e del distanziamento. In caso di condizioni meteo avverse la cerimonia in forma ridotta si svolgerà, con inizio alle 11, nella chiesa parrocchiale di Arabba». Proprio dal locale Centro Valanghe dell’Arpav, però, assicurano una domenica di sole agli alpini che saliranno al sacrario con il labaro nazionale, i vessilli sezionali ed i gagliardetti dei Gruppi, nonché con l’immancabile cappello con la penna.