Come ebbe a scrivere Luigi RIvis, festeggiato a fine 2022 per i suoi 90 anni in municipio in un suo libro dedicato alla chiesetta di Digoman “PRIMA CHE I RICORDI IMPALLIDISCANO” ecco, il compito di tutti è il preservare la memoria storica e la fortuna di avere ancora persone come Piereto,testimoni di tanti accadimenti è una fortuna.
VOLTAGO Il 5 Marzo 2023 presso la sala polivalente “Gianni de Col” a Voltago Agordino con una festa organizzata dal nipote Gino, la ,moglie Claudia con la figlia Yvette si sono festeggiate le 100 primavere di Pietro Pollazzon “Piereto” nato il 5 Marzo 1923. Presente per la diretta Marco Gaz di RadioPiù – Emittente Agordina. Presenti in sala tanti amici di Piereto, i familiari,Il Sindaco Giuseppe Schena ed i Consiglieri Michela Da Ronch ed Andrea Bressan. E’ il secondo centenario festeggiato dall’ amministrazione Schena, Prima di Pietro Pollazon, si era infatti tenuta una festa,purtroppo a regimi ridotti tra brevi visite,mascherine ecc causa pandemia, di Romolo Isidoro De Marco “Lolo” nato a Frassenè il 24/12/1921, festeggiato dai famigliari e dagli amici “a distanza” il 24/12/2021 e mancato nei mesi successivi.
LA STORIA, A CURA DEL CONSIGLIERI ANDREA BRESSAN Nel 1933 Piereto, emigrò con il padre ed il fratello per lavoro, destinazione Umbria per svolgere il lavoro del seggiolaio, caregheta, come si dice. Prima a Narni e Poi a Terni, il viaggio di ritorno è stato fatto in bicicletta,acquistata con i proventi del lavoro svolto. Nel 1944, la seconda guerra mondiale lasciò indelebili segni anche a Voltago, durante l’ occupazione nazista venne dato alle fiamme il Municipio e furono trucidati Loris Scussel e Giusto Pollazzon. Pietro Pollazzon venne portato come prigioniero a Belluno,ma fortunatamente solo per pochi giorni. Dopo la prigionia trovò lavoro a Castellavazzo come operaio addetto alla pulizia delle strade e boscaiolo. Il lavoro di boscaiolo lo portò per diversi anni in Piemonte, con altri emigranti agordini. Successivamente svolse la medesima attività tra le sue amate montagne agordine. Grandissimo appassionato di Pesca, sicuramente sul torrente Sarzana a Voltago ci sono ancora “le sue impronte” avendo bazzicato fino ai 95 anni quei luoghi con amo ed esca. Divertente quando gli viene chiesto: “Piereto, come va la pesca?” e la risposta “eh, oramai ho appeso la canna al chiodo!”