Sulla pagina facebook personale ma anche su “Sei di Agordo se” Corrado “Chicco” Cattadori già importante voce di “Agordinomeron” consegna una storia tutta di Agordo che con passione proponiamo anche ai nostri lettori certo che ne usciranno affascinati e con un po’ di nostalgia
di Corrado Cattadori
AGORDO Ormai solo le persone più anziane possono ricordare la fontana di piazza vecchia smantellata verso la fine degli anni ’50 (1958?). Era una fontana storica e questa sua demolizione ritengo sia stata una vera offesa per Agordo, non solo per il suo passato, per l’historia ad essa collegata, ma anche per il valore del manufatto strettamente legato ad una zona antica del Paese! Il piantone centrale era abbellito sulla sommità da una scultura a forma di fiamma. Mi sono sempre chiesto il significato di questo simbolo legato nella cultura nordica e soprattutto austriaca a San Floriano (Florian von Lorch) protettore contro gli incendi e le inondazioni. Agordo subì due grossi incendi: nel 1430 quando venne distrutta quasi completamente e due secoli più tardi il 28 Ottobre del 1635 quando, secondo fonti popolari, il forte vento portò i tizzoni ardenti di un incendio sul monte Pelsa fin sopra le case di Agordo causandone la distruzione. Mentre Il dispaccio del podestà di Belluno (Domenico Zen) inviato al Doge di Venezia e al Senato Veneziano (eravamo sotto il dominio veneziano) parla di uno spaventoso incendio originato da un camino che si propagò velocemente in tutto il paese bruciando da cima a fondo ben cento abitazioni, 50 case e 70 strutture coperte che servivano da fienili e “caneve” . Insomma una situazione spaventosa con ben 1700 sudditi che vagano disperati, privi di casa ma anche delle riserve alimentari perse nell’incendio. Quindi il richiamo alla protezione del Paese collocato sulla sommità del piantone della fontana di piazzetta vecchia appare fattibile. Orbene questo “pensiero“ trova una valida “sponda” sulle pagine di un diario scolastico scritto da Bruna Conedera nel 1932, che ho potuto sfogliare in questi giorni, grazie alla cortesia dell’amica Gianna Falchi, in cui vengono descritte alcune zone di Agordo e parlando della piazzetta vecchia, così recita: “La si trova una fontana. Sopra alla fontana vi è scolpita un fiamma. Quella fiamma ci ricorda centinaia centinaia anni in dietro che Agordo venne distrutto da un grande incendio. Quella fiamma ci insegna che bisogna stare attente col fuoco….”. Il diario è un quadernetto a righe stampato dalla Cartoleria-Tipografia Lise di Agordo di Giuseppe Lise, attività che precedette quella della ditta Castaldi. E’ un bel documento di quasi novant’anni or sono, che testimonia il legame fra i giovani e il loro Paese e allo stesso tempo l’importanza della conoscenza della propria storia! Dove sarà finita la fontana dopo la demolizione? Penso e spero sia custodita da qualche parte, magari in qualche casa privata o altro, comunque al sicuro. Non so chi sia o fosse la ragazza Bruna Conedera, ma potrebbe essere Bruna Conedera, vedova Rumor Giovanni (Nani Napoli), morta il 16 giugno di quest’anno alla bella età di 97 anni, mamma di Roberto e Carlo Rumor. Era nata a Rivamonte (zona Conedera bassa) il 13.2.1923, quindi nel 1932 era alunna di nove anni.
Luciana Carrera Caro Chicco,io tempo fa chiesi a te, che sei sempre molto documentato,di questa stupenda fontana.Io avevo forse sei o sette anni,abitavo nei paraggi quindi la ricordo molto bene.Diamoci da fare la fontana deve saltare fuori; facciamo un’ indagine,cominciamo, Chi era sindaco in quel periodo( Botter) forse,il comune deve sapere dove è stata messa,ti pare?
Giulio Agnoli Io abitavo a 100 metri di distanza nel 1950 avevo 10 anni e andavo a prendere il pane da Troj, ma non ricordo di averla mai vista. Penso sia stata rimossa subito dopo la guerra se non prima