LA TERRA SI RIBELLA
Ahi terra mia! Tardivo giunge un pentimento
innanzi allo scempio delle umane gesta.
Generosa e martoriata terra,
fermarsi è l’obbligo del presente.
Sfruttata terra, paziente e prodiga,
sopportar non t’è più possibile
reiterate offese d’una sfacciata umanità
e ti ribelli all’agonia che gli ospiti t’infliggono.
Ora che la misura è colma
il flagello s’appalesa esatto
e inutili lacrime non serviranno a purgare contrite anime.
Provvedimenti urgenti sputati dall’angoscia
di governi sordi e ciechi non salveranno
un sistema che s’accartoccia su se stesso.
E s’alza un vento che alita ricordi d’un paradiso perduto
mentre striscia il rammarico che probi e porci
verranno aggrediti dallo stesso virus.
Ricominciare?
Forse, ma non sulla stessa strada.