L’inverno 1629/1630 fu ricordato per le intense nevicate ed in particolare quella che provocò la valanga che scese dal “boral di S. Lugan” e arrecò ingenti danni alla chiesa omonima, situata a metà della Valle, sulla sinistra orografica del torrente Tegnas ed alle pendici delle Pale di San Lucano in Comune di Taibon Agordino (BL). L’edificio di culto, meta di tanti pellegrini fu ricostruito quasi completamente negli anni successivi, ingrandito ed abbellito anche con nuovi affreschi, tanta era la devozione popolare per il Santo “apostolo delle Dolomiti” e per la “Beata Vazza” . Il nuovo edificio fu consacrato dal vescovo Giovanni Tommaso Malloni il 31 Luglio 1635 alla presenza dei “gastaldi” della “Chiesa di San Lucano e di Santa Vazza” Ser Oderico del fu Silvestro di Taibon, Ser Gioanneto del fu Bartolomeo De Matio di Forno Val ed il massaro Ser Michiel da Sochol del Giovanni Maria. Il prelato celebrò la messa solenne davanti ad una moltitudine di popolo, coadiuvato dall’Arcidiacono di Agordo e da altri sacerdoti e chierici. Negli anni seguenti fino alla fine del 1600 la chiesa fu oggetto di ulteriori visite pastorali da parte del Vescovo di Belluno con note di descrizione dei vari affreschi, decorazioni, altari e suppellettili compreso le sacre relique di S. Lucano e di Beata Vazza. Il 13 agosto 1701, in seguito alla visita del Vescovo Giovanni Francesco Bembo, viene descritto il terrapieno di forma triangolare a monte della chiesa edificato con muratura di pietrame a secco a protezione di possibili valanghe e ripristinato nel 1924 su commissione del parroco di Taibon, Don Tita De Lotto. Alla fine degli anni sessanta tale manufatto triangolare in pietra, situato a ridosso della chiesa per protezione della valanga fu completamente ricostruito in pietrame a vista reperita in loco, legata con malta di cemento e con grappe in ferro, a regola d’arte per un lavoro definitivo e duraturo. L’opera fu eseguita da una squadra di operai che lavoravano a servizio del Comune di Taibon, con la direzione del valente sovraintendente “Milio Stel” Decima Emilio di Peden. Nei giorni scorsi alcuni volontari del nucleo di protezione civile del Gruppo Alpini Agordo –Taibon e Rivamonte hanno effettuato una pulizia ed una sistemazione del manufatto antivalanghe a monte della chiesa, mediante la estirpazione di cespugli cresciuti sulla sommità del triangolo in pietra, con un intervento di ordinaria manutenzione del sito, in collaborazione con la Parrocchia di Taibon Agordino, ed anche della locale Pro Loco che si è occupata del taglio dell’erba nella zona antistante alla chiesa per rendere presentabile e pulita l’area ove quest’anno per le note cause del Covid 19 non si svolgerà la tradizionale sagra, ma ci sarà solo la consueta funzione religiosa per la ricorrenza del Santo che ricade il 20 luglio.A memoria d’uomo dal 1630 in poi, la valanga non scese più con quella forza dirompente ma si fermò negli anni più nevosi a qualche centinaio di metri a monte della chiesa.
Note storiche dal libro : Le chiese della Parrocchia dei Santi Cornelio e Cipriano di Taibon Agordino
autori : Loris Serafini Flavio Vizzuti.